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«Massiccio attacco russo imminente». L’allerta americana che scuote Kiev

(Roma, 09 maggio 2025). L’ambasciata americana a Kiev avverte di un possibile attacco aereo imminente e invita i cittadini americani a prepararsi a mettersi al riparo

L’ambasciata degli Stati Uniti in Ucraina ha emesso un’allerta di sicurezza, avvertendo della possibilità imminente di un attacco aereo su larga scala. Secondo una nota pubblicata sul sito ufficiale della missione diplomatica, Washington dispone di informazioni credibili che indicano che un’offensiva aerea potrebbe verificarsi « in qualsiasi momento nei prossimi giorni ».

In risposta a queste valutazioni di rischio, l’ambasciata ha invitato tutti i cittadini statunitensi presenti in Ucraina a “essere pronti a cercare immediatamente riparo” nel caso in cui vengano attivati gli allarmi aerei. La comunicazione, ripresa anche dai media locali tra cui RBC Ukraina, sottolinea la necessità di mantenere una vigilanza costante e di seguire le indicazioni delle autorità locali.

La’allarme giunge mentre si apre uno spiraglio verso una possibile tregua: il cancelliere tedesco Friedrich Merz ha ipotizzato un cessate-il-fuoco di 30 giorni, preludio a negoziati di pace. A sostegno, si muove anche Washington, con la Casa Bianca e l’Ue che starebbero finalizzando una proposta congiunta: se Mosca rifiuterà, scatteranno nuove sanzioni. Così, mentre oggi a Mosca si celebrava la parata del 9 maggio, oltre 38 Paesi, insieme all’Unione Europea, hanno ufficialmente espresso il loro sostegno politico all’istituzione di un tribunale speciale per perseguire il crimine di aggressione contro l’Ucraina. Lo ha annunciato il segretario generale del Consiglio d’Europa, Alain Berset, definendo il sostegno internazionale “una dimostrazione di unità e determinazione verso una pace giusta e duratura”. L’inizio del processo per la creazione del Tribunale è atteso nei prossimi giorni, in seguito a un invito formale da parte del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che dovrebbe intervenire alla sessione annuale del Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa, in programma il 14 maggio a Lussemburgo.

Secondo quanto riferito, il ministro degli Esteri ucraino, Andrii Sybiha, è pronto a trasmettere al Segretario generale del Consiglio una lettera ufficiale per avviare l’iter formale. Il Consiglio d’Europa ha però precisato che alcuni Paesi sostenitori stanno ancora conducendo trattative diplomatiche riservate, e l’elenco completo degli Stati aderenti sarà pubblicato solo dopo l’approvazione definitiva dei documenti legali fondamentali. “La celebrazione della Giornata dell’Europa ci avvicina a un passo essenziale per garantire giustizia al popolo ucraino. Sosteniamo pienamente la creazione del Tribunale Speciale, affinché i responsabili del crimine di aggressione siano chiamati a risponderne”, ha dichiarato la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen.

Il Tribunale sarà istituito tramite un accordo bilaterale tra l’Ucraina e il Consiglio d’Europa. Avrà la competenza di indagare, perseguire e giudicare i principali responsabili politici e militari della leadership russa ritenuti colpevoli dell’aggressione. L’iniziativa, secondo Zelensky, rappresenta “un meccanismo che può aiutare a prevenire futuri conflitti attraverso la responsabilizzazione”. Una volta operativo, il Tribunale potrà ricevere rinvii da parte delle autorità ucraine sui casi relativi al crimine di aggressione già aperti nel sistema giudiziario nazionale.

Inoltre, le prove già raccolte dall’International Centre for the Prosecution of the Crime of Aggression (ICPA), con sede presso Eurojust, potranno essere messe a disposizione del Procuratore del nuovo organismo giudiziario.

Di Francesca Salvatore. (Il Giornale)

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