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Razzi dal Libano contro Israele, è la prima volta da dicembre. Raid dell’Idf contro Hezbollah

(Roma, Parigi, 22 marzo 2025). I missili sono stati lanciati dal sud del Paese, dove opera il movimento filo-iraniano. Netanyahu ha ordinato alle forze armate israeliane di rispondere

Cinque razzi sono stati lanciati dal sud del Libano, dove opera il movimento filo-iraniano Hezbollah, contro la comunità israeliana di Metula, al confine settentrionale. Secondo l’IDF, tre sono stati intercettati dalle difese aeree e gli altri due sono precipitati in territorio libanese. Non ci sono segnalazioni di feriti o danni sul suolo israeliano. È stato il primo attacco missilistico dal Libano da dicembre.

La risposta dell’Idf

L’IDF, riporta il Times of Israel, ha risposto con il fuoco di artiglieria contro il Libano meridionale. « Non permetteremo che il fuoco dal Libano colpisca le comunità della Galilea. Abbiamo promesso loro sicurezza ed è esattamente quello che avranno », ha detto il ministro della Difesa Israel Katz. « Il destino di Metula sarà lo stesso di Beirut – ha aggiunto -. Il governo libanese è responsabile di qualsiasi colpo provenga dal suo territorio. Ho dato istruzioni all’IDF di rispondere di conseguenza ».

In corso raid contro obiettivi di Hezbollah

Le forze armate israeliane hanno fatto sapere che stanno colpendo obiettivi di Hezbollah nel sud del Libano come rappresaglia. Il premier israeliano Benjamin Netanyahu, insieme al ministro Katz, ha dato ordine alle forze armate di colpire « decine di obiettivi terroristici in Libano », dopo il lancio di cinque razzi dal sud del Paese dei cedri verso lo Stato ebraico.

L’allarme del primo ministro libanese

Il Libano rischia di essere trascinato in una nuova guerra che porterà guai al Paese e al suo popolo. È l’avvertimento lanciato dal primo ministro libanese Nawaf Salam, dopo che Israele ha affermato che risponderà ai tre razzi sparati dal Paese dei Cedri, i primi dall’entrata in vigore del cessate il fuoco.

Il capo del governo di Beirut ha avvisato di nuove operazioni militari al confine meridionale, che comportano il rischio di trascinare il Paese in una nuova guerra, che porterà guai al Libano e al popolo libanese.

« Tutte le misure di sicurezza e militari devono essere adottate per dimostrare che solo lo Stato libanese ha l’autorità di decidere su questioni di guerra e di pace », ha aggiunto il capo del governo di Beirut, avvertendo del rischio di una nuova guerra tra Israele e Hezbollah in seguito al lancio dei missili e la minaccia di Tel Aviv di rispondere. Salam ha anche esortato l’ONU ad aumentare la pressione.

Il rinforzo delle forze libanesi

L’esercito libanese sta rafforzando le sue forze nel Libano meridionale, pattugliando la regione e indagando sulla fonte del lancio di razzi verso Israele. Lo ha riferito il sito di notizie qatarino Al-Araby Al-Jadeed, citando una fonte. L’esercito ha anche annunciato di aver trovato e smantellato tre postazioni lanciarazzi improvvisate nel sud del Paese, dove opera Hezbollah. Le truppe continuano a prendere le misure necessarie per controllare la situazione nel Libano meridionale.

Commenti dell’opposizione israeliana

« Razzi da Gaza, Yemen e Libano in un giorno. Il primo ministro del 7 ottobre è una minaccia alla sicurezza di Israele ». È il messaggio postato su X da Avigdor Liberman, leader del partito di opposizione Yisrael Beytenu, facendo riferimento a Benjamin Netanyahu.

(AGI)

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