Gli scontri di Istanbul del marzo 2025 sono scoppiati in seguito all’arresto del sindaco Ekrem İmamoğlu, principale rivale politico del presidente Recep Tayyip Erdoğan, avvenuto il 19 marzo. İmamoğlu, leader del Partito Popolare Repubblicano (CHP), è stato accusato di corruzione e presunti legami con il PKK, considerato un’organizzazione terroristica da Ankara. L’arresto, effettuato all’alba, ha scatenato un’ondata di proteste non solo a Istanbul, ma anche in altre città come Ankara e Smirne, nonostante il divieto di assembramenti imposto dalle autorità fino al 23 marzo.
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Le manifestazioni hanno visto centinaia di migliaia di persone scendere in piazza, sfidando le restrizioni. A Istanbul, i dimostranti si sono radunati davanti al municipio e hanno tentato di marciare verso Piazza Taksim, simbolo di resistenza. La polizia ha risposto con gas lacrimogeni, proiettili di gomma e idranti, arrestando decine di persone, tra cui studenti universitari che hanno protestato in vari atenei.