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Libano : ministro Finanze, «governo impegnato a intraprendere le riforme necessarie»

Il governo libanese «è impegnato a realizzare le riforme necessarie per porre fine agli sprechi, ad esempio nel settore elettrico», lo ha confermato il ministro delle Finanze libanese Yassine Jaber in una conferenza stampa dopo un incontro con il presidente della missione del Fondo monetario internazionale (FMI), Ernesto Rigo, alla presenza del rappresentante residente dell’FMI in Libano, Federico Lima.

«Oggi abbiamo stilato una tabella di marcia e domani ci sarà un altro incontro è chiara l’intenzione di elaborare un programma con il Fondo monetario internazionale», ha affermato il ministro, riferendosi alle priorità del Libano, «che sono la nomina di un governatore, che potrebbe avvenire nei prossimi due mesi, presso la Banca centrale del Libano (BDL), dato il suo ruolo cruciale nelle relazioni con l’FMI». Jaber ha rivelato che «la delegazione attualmente in visita a Beirut tornerà in Libano all’inizio di aprile se verrà nominato il governatore della BDL». «Incontreremo l’FMI anche a Washington durante gli incontri di primavera FMI-Banca mondiale. La cooperazione continua e lavoreremo per l’approvazione e la firma di questo programma. Durante questo periodo, il Libano preparerà tutto ciò che contribuirà al suo raggiungimento», ha affermato il ministro. Riguardo al piano di annullamento dei depositi elaborato dal precedente governo di Najib Mikati e approvato dall’FMI, Jaber ha affermato che «la questione non è se annullare i depositi, ma come restituirli e ripeto che l’emissione dei depositi avverrà per fasi». «La prima fase riguarderà i piccoli depositanti, che costituiscono la maggioranza, e poi passeremo alle fasi successive», ha spiegato, ribadendo che «il ministero delle Finanze non ha alcuna autorità sul settore bancario e che l’organismo di regolamentazione è la BDL».

Sono iniziati oggi i negoziati tra il governo libanese e l’FMI, nella speranza di una svolta che apra la strada alle riforme necessarie per riportare il Paese sulla strada della ripresa finanziaria. Queste riforme dovrebbero aprire la porta a un accordo finale che consentirebbe al Libano di ottenere prestiti dall’FMI, contribuendo così a rilanciare la sua economia in difficoltà. Si prevede che il nuovo governo libanese negozierà con l’FMI un nuovo programma e un accordo sul debito pubblico e sul default di Beirut. Secondo quanto riferito, il governo libanese sta cercando di rilanciare la propria economia ristrutturando il settore bancario. Al termine della consultazione dell’Articolo IV con il Libano, lo scorso anno, lo staff dell’FMI ha affermato che l’inazione sulle necessarie riforme economiche continuava ad avere «un pesante impatto» sull’economia del Paese e sulla popolazione civile. Gli sviluppi politici in Libano sono cambiati notevolmente negli ultimi mesi a seguito del conflitto tra Israele e il movimento sciita filo-iraniano Hezbollah. La Banca mondiale stima che il Libano abbia bisogno di oltre 11 miliardi di dollari per la ripresa e la ricostruzione.

(Media)

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