(Roma, 21 febbraio 2025). Esplosi ieri in serata tre autobus vuoti vicino Tel Aviv : sospetto terrorismo
Hanno rapito due fratellini, la loro madre, un anziano attivista per la pace tra israeliani e palestinesi. Li hanno lasciati morire. Hanno costruito una campagna di terrorismo psicologico sulle loro sorti. Un’agonia lunga 503 giorni. Con la manipolazione, fino alla fine, del dolore di due famiglie e di una nazione a fini di propaganda, finanche nel momento della restituzione dei loro resti, i terroristi di Hamas hanno calpestato un ulteriore confine di decenza: il culto della morte che si autocelebra e si nutre dell’umiliazione di innocenti uccisi e l’estensione del pogrom del 7 ottobre del 2023 nella dimensione intangibile della psiche.
Tre autobus vuoti sono esplosi a Bat Yam e Holon, sobborghi di Tel Aviv. Lo ha reso noto la polizia, che sospetta di un tentativo di attentato terroristico combinato. Non ci sono feriti o vittime, e secondo la municipalità di Bat Yam i veicoli sono »miracolosamente arrivati ai parcheggi un attimo prima dell’esplosione ». Il ministro dei Trasporti israeliano Miri Regev ha dato ordine di « fermare e ispezionare tutti gli autobus, i treni pesanti e leggeri e di agire secondo le istruzioni dello Shin Bet e della polizia ».