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L’inviato di Trump per il Medio Oriente e l’Ucraina a colloquio con Putin per 3 ore e mezza

(Roma, 12 febbraio 2025). Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha confermato che al rilascio di Fogel, che scontava 14 anni di carcere per stupefacenti, seguirà presto la scarcerazione di un cittadino russo detenuto in USA

È durato tre ore e mezza il colloquio avvenuto ieri a Mosca tra il presidente russo, Vladimir Putin e l’inviato di Washington per il Medio Oriente, Steve Witkoff, poi tornato in patria con il cittadino americano Marc Fogel, che stava scontando in Russia una condanna a 14 anni per possesso di stupefacenti.

« Witkoff va e, a quanto sembra, parla per 3,5 ore con Putin e riporta a casa Fogel », è la ricostruzione del giornalista di Fox News, Sean Hannity, contenuta in una sua intervista al segretario di Stato, Marco Rubio, la cui trascrizione è disponibile sul sito internet del dipartimento di Stato. Rubio non ha nè confermato nè smentito l’incontro, così come il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, che nella sua conferenza stampa odierna ha affermato di « non avere informazioni » da fornire sull’argomento.

Peskov ha invece confermato che al rilascio di Fogel seguirà presto la scarcerazione di un cittadino russo detenuto negli Stati Uniti. Witkoff, da parte sua, ha dichiarato oggi a NewsNation che la liberazione del sessantatreenne, su cui non ha fornito dettagli, è un segnale del rapporto di « grande amicizia » tra Trump e Putin. Un rapporto che, secondo Witkoff, amico personale del magnate, « è destinato a continuare », il che è « una notizia molto positiva per il mondo ».

« Credo che tirare fuori Marc Fogel fosse cruciale e i russi sono stati di grandissimo aiuto in questo sforzo, e molto accomodanti », ha aggiunto Witkoff, il cui viaggio in aereo privato verso la capitale russa non era stato annunciato ma era stato documentato in tempo reale da diversi profili social specializzati in monitoraggio del traffico aereo.

« Penso che ciò possa essere un segnale di come sarà il futuro rapporto di lavoro tra il presidente Trump e il presidente Putin in futuro, e di cosa ci si possa aspettare per il mondo in generale, per il conflitto e cosi’ via ». Lo stesso ottimismo è stato espresso da Trump, che ieri ha accolto alla Casa Bianca un Fogel così felice da, ha raccontato Witkoff, « fare salti a forbice » e « baciare e abbracciare persone che non aveva mai incontrato prima in vita sua ».

« La Russia ci ha trattato molto bene », ha dichiarato il presidente ai cronisti, « spero che questo sia l’inizio di una relazione che ci permetta di porre fine a questa guerra ».

Fogel, un insegnante presso la scuola anglo-americana di Mosca, era stato arrestato nel 2021, all’aeroporto di Sheremetyevo, per possesso di cannabis terapeutica ed era stato condannato l’anno successivo. E che il suo ritorno in patria sia un segnale di distensione che potrebbe preludere a una trattativa che ponga fine alla guerra in Ucraina è stato dichiarato in modo esplicito da Mike Waltz, consigliere di Trump per la Sicurezza Nazionale.

« Il presidente Trump, Steve Witkoff e i consiglieri del presidente hanno negoziato uno scambio che funge da dimostrazione di buona fede da parte dei russi e un segnale che ci stiamo muovendo nella direzione giusta per porre fine alla brutale e terribile guerra in Ucraina, ha scritto Waltz in una nota. Witkoff non è titolare del dossier ucraino, per il quale Trump ha nominato come inviato Keith Kellogg. Atteso presto a Kiev, il generale in pensione in questi giorni è però impegnato su un altro fronte, ovvero, secondo quanto riferisce il Telegraph, l’organizzazione di colloqui individuali con i governi di ogni singolo Stato membro della Nato per ascoltare le loro opinioni sul piano di pace americano e coinvolgerli nella trattativa.

È questa la ragione, aggiunge il quotidiano britannico, per cui alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco di questo fine settimana dalla delegazione Usa, guidata dal vicepresidente J.D. Vance, non è possibile attendersi un’esposizione dettagliata della proposta negoziale di Washington. Il compito di portare avanti, nel frattempo, la trattativa con Mosca è stato quindi affidato in questi giorni a Witkoff, scrive il New York Times, secondo il quale l’inviato ha già avuto colloqui in materia con alti funzionari di Russia, Arabia Saudita e Qatar.

(AGI)

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