(Roma, 31 gennaio 2025). In soli tre mesi, il contingente di 11mila uomini si è ridotto alla metà. Cremlino : «Su argomento opinioni false»
I soldati nordcoreani, che si sono uniti ai loro alleati russi nella battaglia contro le forze ucraine, sono stati ritirati dalla prima linea dopo aver subito gravi perdite. È quanto hanno riferito al “New York Times” funzionari ucraini e statunitensi, secondo i quali è da ormai due settimane che i militari di Pyongyang non compaiono al fronte nella regione russa di Kursk, attaccata da Kiev per distogliere il nemico da altri settori.
Contingente ridotto della metà
In soli tre mesi, il contingente nordcoreano, che all’inizio contava undici mila uomini, si è ridotto della metà, ha riferito il generale Oleksandr Syrsky, il comandante militare più alto in grado dell’Ucraina. I soldati nordcoreani combattono con valore, riferiscono le truppe ucraine che si sono scontrate con loro, ma sono disorganizzati e non hanno alcuna coesione con le unità russe, che li avrebbero anzi lasciati a cavarsela da soli, con pochi mezzi blindati a disposizione per l’avanzata.
Usati come carne da macello
Secondo l’intelligence Usa, era stato lo stesso presidente della Corea del Nord, Kim Jong-un, a proporre all’omologo russo, Vladimir Putin, l’invio di rinforzi per sostenere lo sforzo bellico in Ucraina. I fanti di Pyongyang sarebbero, però, stati usati come carne da macello, inviati a ondate attraverso i campi minati, verso il fuoco delle prime linee ucraine, subendo perdite gravissime.
Potrebbero tornare al fronte
Secondo il « New York Times », è possibile che i nordcoreani superstiti tornino al fronte una volta ricevuto un addestramento più adeguato.
La risposta del Cremlino
Sul ritiro dei soldati nordcoreani dal fronte ucraino, notizia diffusa dal New Yok Times, interviene il portavoce Dmitry Peskov: « Ci sono molte opinioni sull’argomento, comprese quelle « false e che distorcono la realtà ».
Di Adalberto Baldini. (TG LA7)