Le consultazioni politiche e parlamentari continuano in Libano per eleggere un presidente della Repubblica, a poche ore da una sessione parlamentare che potrebbe porre fine al vuoto presidenziale nel Paese.
Secondo una fonte locale, il comandante in capo dell’esercito libanese, Joseph Aoun, e l’ex ministro Jihad Azour sono i due candidati più in vista per vincere l’elezione presidenziale nella prossima sessione.
Diversi blocchi parlamentari hanno annunciato il loro sostegno alla candidatura di Joseph Aoun, mentre i deputati dell’opposizione hanno subordinato il loro appoggio a un ampio consenso parlamentare attorno alla sua candidatura.
Tuttavia, l’attenzione si concentra anche sulla posizione del blocco parlamentare del Presidente della Camera (e capo del movimento « Amal », alleato di Hezbollah), che si riunirà domani sotto la presidenza di Nabih Berri. Quest’ultimo ha dichiarato che l’elezione di Joseph Aoun richiederebbe una revisione costituzionale, dato che attualmente è un funzionario pubblico e, in base alla legge vigente, non ha diritto a candidarsi.
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Nel frattempo, Jihad Azour gode di un crescente sostegno internazionale e il suo nome viene menzionato sempre più spesso, il che suggerisce un aumento delle sue possibilità di accedere alla presidenza.
Una fonte ben informata riferisce che diversi deputati ritengono che gli scenari della sessione parlamentare potrebbero portare a una distribuzione dei voti tale da non consentire a nessun candidato di vincere l’elezione, aprendo così la strada a un dialogo nazionale precedentemente richiesto da Nabih Berri.
Secondo la fonte, questo dialogo potrebbe portare a un consenso su Joseph Aoun, che non rappresenterebbe né una vittoria né una sconfitta troppo marcata per nessuna delle forze politiche.
I deputati dei blocchi politici d’opposizione annunceranno il nome del loro candidato mercoledì sera, da Meraab, quartier generale di Samir Geagea, leader del Partito delle Forze Libanesi (FL) e principale pilastro dei sovranisti libanesi.