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Un volo speciale dalla Russia a Washington : negoziati segreti in corso ?

(Roma, 31 dicembre 2024). Un volo speciale proveniente dalla Russia ha suscitato numerosi interrogativi nei giorni scorsi, alimentando speculazioni su possibili incontri diplomatici segreti a Washington tra gli Stati Uniti e la Russia. L’aereo Il-96 appartenente alla Special Flight Squadron russa è atterrato nella capitale statunitense il 27 dicembre, in un’operazione avvolta dal riserbo e ufficialmente attribuita alla “rotazione di diplomatici”. Tema al centro dei colloqui: un possibile accordo sulla guerra in Ucraina dopo le aperture del presidente russo Vladimir Putin.

Il viaggio del volo speciale

Secondo un’analisi pubblicata da Stephen Bryen, ex sottosegretario Usa e autore del blog Weapons and Security su Substack, l’aereo è decollato da Mosca la mattina del 26 dicembre alle 09:19, facendo una breve sosta a San Pietroburgo prima di intraprendere un lungo volo verso New York, dove è arrivato alle 00:10 del giorno successivo. Dopo poche ore, il velivolo è decollato per Washington, atterrando all’aeroporto di Dulles alle 09:27. L’aereo è rimasto nella capitale per circa sette ore, ripartendo nel pomeriggio alle 16:49. Maria Zakharova, portavoce del Ministero degli Esteri russo, ha dichiarato che il volo è stato organizzato per una “nuova rotazione di diplomatici”. Tuttavia, i dettagli del viaggio e il breve periodo di permanenza a Washington sollevano dubbi sulla reale natura della missione.

Secondo Bryem, se così fosse, gli incontri avrebbero avuto una durata massima di poche ore. Considerando che il trasferimento dall’aeroporto di Dulles al centro di Washington richiede circa 50 minuti, è possibile che gli eventuali colloqui si siano svolti direttamente in una sala riservata presso l’aeroporto stesso, evitando qualsiasi attenzione da parte della stampa. In questo scenario, ci sarebbero state circa quattro ore a disposizione per colloqui, comprensive di un eventuale pranzo di lavoro.

Le dichiarazioni di Lavrov

Il 29 dicembre, Mosca ha pubblicato un comunicato ufficiale che confermare i contatti in corso tra il Cremlino e il team di transizione del presidente eletto Donald Trump. Il ministro degli Esteri russo, Sergey Lavrov, ha infatti dichiarato che la Russia non è soddisfatta delle proposte avanzate dal team del presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump, riguardanti l’Ucraina. In un’intervista con l’agenzia Tass, Lavrov ha criticato l’idea di posticipare di 20 anni l’adesione dell’Ucraina alla NATO e di schierare un contingente di peacekeeper composto da forze britanniche e europee nel paese.

Lavrov afferma di essersi basate sulle dichiarazioni pubbliche e su un’intervista di Trump alla rivista Time il 12 dicembre, che mira a “congelare” il conflitto lungo la linea di contatto, delegando ulteriormente agli europei la responsabilità di affrontare la Russia. Ma è altrettanto probabile che faccia riferimento a dei colloqui in corso.

Le sfide per Kellogg

È improbabile che si riesca ad arrivare a un accordo in poche settimane. Sono molto complessi, infatti, gli ostacoli che Keith Kellogg, inviato speciale del presidente eletto Donald Trump per l’Ucraina e la Russia, dovrà affrontare. Prima di tutto, bisognerà tornare a parlare con Mosca. Le precedenti amministrazioni, tra cui quella di Joe Biden, hanno evitato il dialogo diretto con Vladimir Putin, preferendo l’isolamento. Così hanno fatto anche il Regno Unito e l’UE, escludendo ogni dialogo con il Cremlino.

Ma per raggiungere un accordo negoziale occorre necessariamente dialogare: sarebbe irrealistico e velleitario, com’è stato fatto fino ad oggi in varie occasioni, parlare di pace senza dialogare con una delle due parti in causa. Piaccia o meno. Una soluzione diplomatica dovrà inoltre escludere definitivamente l’adesione dell’Ucraina alla NATO, offrendo altresì garanzie di sicurezza alternative. Su questo la posizione di Mosca non cambierò mai. Sono questi i primissimi nodi da sciogliere se si vuole porre fine alla guerra come ha più volte dichiarato Trump in campagna elettorale.

Di Roberto Vivaldelli. (Inside Over)

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