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Nave russa affondata nel Mediterraneo, l’armatore : «un atto terroristico»

L’imbarcazione si è inabissata dopo un’esplosione nella sala macchine

Sarebbe stato “un attacco terroristico” a far colare a picco la nave cargo russa Ursa Major, affondata il 23 dicembre nel Mar Mediterraneo. E’ quanto denuncia il proprietario dell’imbarcazione Oboronlogistika, citato dall’agenzia di stampa statale RIA.

L’imbarcazione è affondata dopo un’esplosione

La nave, costruita nel 2009, è affondata dopo che un’esplosione ha devastato la sala macchine e due dei 16 membri dell’equipaggio sono ancora dispersi, secondo le informazioni diffuse dal ministero degli Esteri russo

A bordo anche due gigantesche gru portuali

In precedenza, l’armatore Oboronlogistika aveva dichiarato che la nave, impegnata nelle operazioni di costruzione di imbarcazioni militari per il ministero della Difesa russo, era diretta al porto russo di Vladivostok, nell’estremo Oriente, con due gigantesche gru portuali ancorate al ponte.

La nave non era sovraccarica

La nave Ursa Major, una delle più grandi da carico secco in Russia, non era sovraccarica, ha sottolineato la compagnia. La capacità di carico massima dell’imbarcazione è di 9500 tonnellate, e quel giorno, ha riferito sempre Oboronlogistika, il peso del carico era di 806 tonnellate.

Di Marco Vittorini. (TG LA7)

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