Le minacce « dirette » e « preoccupanti » anche per « il territorio degli Stati Uniti, l’Europa, l’Indo Pacifico e per la più ampia regione Euro Atlantica » sono la ragione per capire che « dobbiamo stare insieme: Europa, Nord America e i nostri partner globali ». È chiaro il messaggio che il nuovo segretario generale della NATO Mark Rutte da Parigi ha inviato all’Occidente, in merito a quella che dopo 75 anni di vita rappresenta ancora oggi l’alleanza di maggior successo della storia. « Tenere la rotta per il lungo periodo e fare di più che mantenere l’Ucraina nella lotta », suggerisce Rutte. Il tutto pronunciato dopo la rielezione di Donald Trump alla Casa Bianca, proprio dalla capitale francese, accanto a Emmanuel Macron. « Dobbiamo mantenere la forza della nostra alleanza transatlantica. La sfida immediata che dobbiamo affrontare è sostenere l’Ucraina » mentre Kiev « si prepara per il suo inverno più rigido » dall’inizio dell’invasione russa nel febbraio 2022, ha aggiunto dopo un incontro con il presidente francese.
Rutte, che domani pomeriggio sarà in Polonia, prima del risultato elettorale americano aveva già toccato altre capitali europee come Berlino e Roma, incassando posizioni ancora molto ferme. E certo nel suo sostegno all’Ucraina Macron non manca di convinzione: Rutte lo sa bene e gliene da’ atto. « E le capacità nucleari della Francia contribuiscono alla sicurezza generale dell’Alleanza », sottolinea Rutte. « Con le vostre capacità militari e le forze armate, la Francia mantiene la NATO forte ogni giorno ». Oltre alla guida del battel group multinazionale in Romania, e forze schierate in Estonia, « un sistema di difesa aerea francese SAMP/T protegge i confini della NATO nel Mar Nero. I jet francesi pattugliano regolarmente i cieli del Baltico » aggiunge.
Da parte sua, Keir Starmer sta spingendo gli alleati occidentali ad aumentare il sostegno per mettere l’Ucraina nella « posizione più forte » possibile prima che Trump entri in carica.