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Così l’intelligence di Israele ha catturato le spie dell’Iran. Ma questo caso ci dice che…

(Roma, 21 ottobre 2024). Una recente operazione di controspionaggio, in Israele, ha portato all’arresto di sette uomini sospettati di aver fornito informazioni sensibili all’Iran, una delle maggiori minacce per la sicurezza nazionale israeliana. La rete di spie, composta da immigrati azeri, si concentrava principalmente su siti militari cruciali, tra cui basi dell’IDF (Forze di Difesa Israeliane) e postazioni strategiche del sistema di difesa antimissilistico Iron Dome. Le informazioni raccolte dai sospetti venivano trasmesse a Teheran attraverso canali russi, dimostrando la complessità e l’internazionalizzazione delle operazioni di intelligence iraniane.

Le indagini hanno rivelato che i sospetti spiavano anche il quartier generale delle IDF a Tel Aviv e trasmettevano dati su obiettivi specifici, che potrebbero essere stati utilizzati per pianificare attacchi missilistici contro Israele, coordinati dall’Iran. Il coinvolgimento di un padre e figlio all’interno della rete di spionaggio indica che si trattava di un’operazione organizzata e ben radicata, con un grado significativo di preparazione e complicità.

L’importanza di questa scoperta risiede nel fatto che l’Iran continua a cercare di minare la sicurezza israeliana tramite operazioni segrete e l’uso di reti di spionaggio su larga scala. Se condannati, i sospetti potrebbero affrontare accuse gravi e conseguenze come l’ergastolo o la pena di morte, poiché sono accusati di aver collaborato con il nemico durante uno stato di guerra, un crimine considerato gravissimo secondo le leggi israeliane. Questa operazione rappresenta un’importante vittoria per l’intelligence israeliana nel contrastare l’attività spionistica iraniana e nel proteggere le infrastrutture militari del Paese.

L’operazione contro la rete di spie iraniane in Israele, secondo le informazioni, sarebbe stata condotta dal Mossad e dallo Shin Bet (o Shabak), che è il servizio di sicurezza interna israeliano. Il Shin Bet è principalmente responsabile della sicurezza interna e del controspionaggio, inclusa la protezione contro minacce che coinvolgono spionaggio straniero e terrorismo. In questo caso, poiché l’operazione coinvolge basi militari e questioni di sicurezza interna, è molto probabile che il Shin Bet sia stato in prima linea nell’identificazione e neutralizzazione della rete di spie iraniane.

Il Mossad, invece, è l’agenzia di intelligence esterna di Israele ed è  stata coinvolto poiché vi sono collegamenti internazionali, come le comunicazioni con l’Iran attraverso intermediari russi.

Di Giuseppe Gagliano. (Inside Over)

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