La giunta militare al potere in Mali ha sospeso per tre mesi le trasmissioni dell’emittente francese “TV5 Monde”, accusandola di mancanza di obiettività. Oggetto della contestazione, si legge in un comunicato dell’Alta autorità per la Comunicazione, è stata la notizia secondo cui almeno 15 civili sono stati uccisi durante il raid con droni effettuato dall’esercito sulla località di Tinzawaten contro presunti terroristi nascosti nella zona. Secondo l’organismo controllato dai militari, la notizia è stata data senza tener conto della versione dei fatti fornita dall’esercito.
TV5 Monde ha contestato la sospensione, rammaricandosi della decisione delle autorità e lamentando di non essere stata contattata in anticipo per riferirla. “La versione dell’esercito maliano è stata fornita da TV5 Monde in un servizio di cronaca datato 26 agosto”, ha dichiarato l’emittente, precisando che al momento della prima diffusione della notizia l’esercito non aveva ancora fornito la sua versione “nonostante le richieste dirette di TV5 Monde”. Da quando hanno preso il potere, i leader militari del Mali hanno sospeso le trasmissioni delle emittenti francesi France 24 e Radio France Internationale (RFI). La giunta ha inoltre sospeso France 2 all’inizio dell’anno, quindi LCI (il canale all news di TF1) alla fine di agosto.