(Roma, 31 agosto 2024). Il presidente ucraino giunto alla drastica decisione dopo la notizia dello schianto dell’F-16
L’incidente dell’F-16 caduto in combattimento in Ucraina non è rimasto privo di conseguenze. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha deciso di destituire il comandante dell’aeronautica militare Mykola Oleshchuk, annunciandolo su Telegram. La notizia giunge a 24 ore di distanza da quella relativa all’annuncio dello schianto di uno dei caccia F-16 americani lo scorso 26 agosto.
La decisione di Zelensky
Un incidente, ancora tinto di giallo, con ipotesi che vanno dall’errore del pilota fino al fuoco amico. A tal proposito è stata aperta un’indagine. Nel post del presidente ucraino si legge: « Ho deciso di sostituire il comandante dell’aeronautica militare delle forze armate ucraine. Sono infinitamente grato a tutti i nostri piloti militari, ingegneri, soldati dei gruppi di fuoco mobili e equipaggi della difesa aerea. A tutti coloro che combattono davvero per l’Ucraina, per il risultato. E questo è necessario anche a livello di squadra: dobbiamo rafforzarci. E prenditi cura delle persone. Proteggi il personale. Prenditi cura di tutti i nostri guerrieri. »
Il tenente generale Oleshchuk ha ricevuto l’ordine di essere rimosso dal suo incarico, secondo il sito web presidenziale. Il tenente generale Anatolii Kryvonozhko presterà servizio come comandante in carica dell’aeronautica, ha affermato lo stato maggiore dell’esercito. Secondo quanto affermato dall’aeronautica militare, esperti statunitensi si sono uniti alle indagini ucraine sull’incidente.
Le accuse al comandante Oleshchuck
Nelle scorse ore Oleshchuck era finito in aperta polemica con Mariana Bezuhla, parlamentare vice capo del comitato di difesa del Parlamento ucraino, per le sue affermazioni secondo cui l’F-16 è stato abbattuto da un sistema di difesa aerea Patriot. Bezuhla ha citato fonti anonime a sostegno della sua affermazione e ha chiesto che i responsabili dell’errore vengano puniti. Oleshchuk ha accusato Bezuhla di aver diffamato l’aeronautica militare e screditato i produttori di armi statunitensi, affermando di sperare che le sue affermazioni saranno punite legalmente. In tutto questo, l’aeronautica militare ucraina non ha negato direttamente che l’F-16 sia stato colpito da un Patriot, il che contribuisce alle teorie del complotto e dell’insabbiamento.
L’ex comandante ucraino aveva annunciato egli stesso l’indagine, con il coinvolgimento degli Stati Uniti. Aveva, inoltre, rispedito al mittente le accuse di nascondere la verità. « Nessuno nasconde nulla! » aveva tuonato poche ore fa Oleshchuk. « L’intera dirigenza ha ricevuto immediatamente un rapporto sull’incidente. Rapporti preliminari sono stati ricevuti anche dai nostri partner degli Stati Uniti, che hanno già aderito alle indagini sulle cause », aveva aggiunto, sperando di spegnere la polemica.
La polemica con Bezuhla
Il comandante aveva prontamente spiegato che le informazioni su tali eventi non possono essere immediatamente divulgate al pubblico, attaccando a sua volta Bezuhla, che ha accusato il comando dell’aeronautica di aver nascosto informazioni e ha affermato che l’aereo sarebbe stato abbattuto dalla difesa aerea ucraina. « Dare la colpa di tutto ai militari non funzionerà », ha scritto Oleshchuk. “Pertanto, mi rivolgo alla parlamentare, che da tempo ha venduto il suo nome per raggiungere questi spregevoli obiettivi. Mariana, arriverà il momento in cui dovrai chiedere scusa all’intero esercito per quello che hai fatto, spero in tribunale !”
Eletta nel 2019 per il partito “Servo del Popolo”, ne è uscita rumorosamente alcuni mesi fa, accusando i suoi ex compagni di « sabotare » il « settore della sicurezza nazionale e della difesa”.
Nel corso delle discussioni sull’incidente, l’ex portavoce dell’aeronautica militare Yuriy Ihnat, che lavora ancora all’interno dell’aeronautica, ha chiesto all’Ufficio investigativo di Stato e al servizio di sicurezza ucraino SBU di indagare sulle azioni della parlamentare Mariana Bezuhla in seguito alla sua dichiarazione sulla morte di Moonfish.
Di Francesca Salvatore. (Il Giornale)