(Roma, 20 agosto 2024). Chicago ha ospitato la prima giornata della Convention nazionale del Partito democratico degli Stati Uniti, culminata in un lungo discorso del presidente Joe Biden. L’inquilino della Casa Bianca, che il mese scorso ha ritirato la propria candidatura per un secondo mandato presidenziale, ha ceduto pubblicamente il testimone alla vicepresidente Kamala Harris al culmine di una serata segnata dagli interventi di numerosi esponenti di spicco del partito, tra cui l’ex segretaria di Stato Hillary Clinton. Il tema del passaggio di consegne generazionale è stato al centro di numerosi interventi tenuti nel corso della serata. Proprio con i discorsi di Clinton e Biden, gli ultimi due candidati democratici alla presidenza prima di Harris, i Democratici hanno voluto dimostrare come il partito stia aprendo un nuovo capitolo della propria storia, che dovrebbe essere incarnato, all’insegna della diversità, proprio dalla vicepresidente Harris: la prima donna di discendenza afroasiatica a guidare la lista presidenziale di un grande partito statunitense. Un altro filo conduttore della serata sono stati gli attacchi all’ex presidente e candidato repubblicano alla Casa Bianca Donald Trump, descritto da tutti i relatori come un pericolo per la democrazia e un nemico dei diritti civili, a cominciare dal diritto all’aborto.
Le elezioni presidenziali del prossimo novembre «plasmeranno il futuro nostro e del mondo. Siamo in guerra per l’anima del Paese», ha avvertito Biden, sostenendo di aver deciso di candidarsi alla Casa Bianca, quattro anni fa, dopo aver assistito alle manifestazioni della destra estrema a Charlottesville, nell’agosto 2017. «Mi candidai con la profonda convinzione in un’America dove l’onestà, la dignità e la decenza ancora sono importanti, un’America dove tutti hanno una possibilità e dove l’odio non ha alcun porto sicuro». Biden ha rivendicato con forza l’operato della sua amministrazione, menzionando i progressi sul fronte della lotta all’inflazione e della copertura sanitaria per i cittadini. Il presidente ha rivendicato anche il lavoro di ammodernamento delle infrastrutture e gli «800mila nuovi posti di lavoro» creati nel settore manifatturiero, inclusi lavori altamente retribuiti in comparti come l’elettronica. «Abbiamo ancora molto lavoro da fare. Trump parla molto ma non ha costruito niente», ha scandito.
Il presidente Joe Biden, intervenuto per ultimo in tarda serata, è stato introdotto sul palco della convention dalla figlia Ashley, ed è stato accolto da lunghi applausi e acclamazioni. Visibilmente emozionato, il presidente ha più volte ringraziato i partecipanti alla convention. «Mio padre era solito dirmi che la famiglia è l’inizio, lo svolgimento e la fine. Vi voglio bene», ha affermato Biden rivolgendosi alla first lady Jill e ai suoi figli. «E America, amo anche voi». L’inquilino della Casa Bianca ha parlato a lungo delle ragioni che lo hanno spinto a servire il Paese, descrivendo il suo mandato quadriennale e le elezioni in programma a novembre come una lotta per preservare la libertà e la democrazia negli Stati Uniti. «Quattro anni fa, ho giurato davanti a Dio di preservare, proteggere e difendere la Costituzione, davanti ad un Congresso violato da una folla violenta», ha detto Biden riferendosi all’assalto al Congresso del 6 gennaio 2021. «Quel giorno ero certo come lo sono oggi: nel Paese non c’è posto per violenza politica. Non puoi dire di amare il Paese solo quando vinci», ha detto Biden.