(Roma, 29 luglio 2024). Le navi della marina britannica inviate nel Mediterraneo potrebbero contribuire a una potenziale operazione di evacuazione dal Libano
Cresce la tensione in Medio Oriente per lo scoppio di una possibile guerra tra Israele e Libano. Dopo il lancio di razzi da parte di Hezbollah che lo scorso sabato ha causato la morte di 12 minorenni israeliani a Madjal Shams, sulle alture del Golan, il mondo trattiene il fiato in attesa della risposta di Tel Aviv. Nelle ultime ore, i ministeri degli Esteri di Francia, Norvegia e Belgio hanno chiesto ai loro concittadini di lasciare quanto prima la nazione libanese, mentre le navi della Marina britannica inviate nel Mediterraneo potrebbero contribuire ad una potenziale operazione di evacuazione del Paese.
Cosa succede in Libano
Israele ha iniziato a colpire la zona di Tiro, nel sud del Libano. In particolare, la città interessata dall’attacco è il centro abitato di Chihine, nel governatorato del Libano del Sud. Poco prima i media israeliani, citando fonti diplomatiche, avevano riferito che l’attacco israeliano era « certo », benchè siano atrtualmente in corso vari colloqui per evitare l’escalation militare e fare in modo che un’eventuale risposta israeliana non colpisse città grandi o densamente popolate, tra cui la capitale, Beirut.
Il rischio di un conflitto allargato è enorme. La compagnia aerea Lebanese Middle East Airlines ha reso noto che ci saranno irregolarità dei suoi orari dei voli alla luce dell’escalation di tensione tra Israele ed Hezbollah, che ha causato la cancellazione o il ritardo di alcuni voli all’aeroporto di Beirut. Lufthansa e la sua controllata Eurowings hanno cancellato tre voli per Beirut la cui partenza era prevista oggi pomeriggio.
Il gruppo Lufthansa ha dichiarato in un comunicato di aver sospeso i voli verso la capitale libanese Beirut fino al 30 luglio a causa dell’attuale situazione in Medio Oriente. La compagnia ha aggiunto che i voli del gruppo, ovvero Swiss International Airlines, Eurowings e Lufthansa, sono stati sospesi « come misura precauzionale ». I dati di Flight Radar 24 hanno mostrato anche che la Turkish Airlines ha cancellato due voli domenica notte. Anche la compagnia aerea low cost turca Sun Express, AJet, una filiale di Turkish Airlines, Greek Aegean Airlines, Egyptian Airlines e Middle East Airlines hanno cancellato i voli che avrebbero dovuto arrivare a Beirut oggi.
Il rischio di un conflitto
Il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha promesso di « colpire duramente il nemico », e cioè il Libano. Una persona è stata uccisa e quattro sono rimaste ferite in un attacco aereo israeliano su un’auto e una moto nel Libano meridionale, tra le città di Mays al-Jabal e Shaqra.
Il portavoce di Hezbollah, Jaafar Husseini, ha minacciato Israele, affermando che se osa intensificare gli attacchi, sarà a suo discapito.
Secondo Jerusalem post, che ha ripreso alcuni servizi di emittenti arabe, Husseini ha aggiunto che « Se l’entità sionista osa aumentare l’intensità delle operazioni su entrambi Gaza e Libano, le nuove regole di ingaggio non saranno a suo favore. Qualsiasi operazione israeliana non sarà nell’interesse del suo malvagio sponsor: l’America ». Il mondo intero, intanto, trattiene il fiato.
Di Federico Giuliani. (Il Giornale)