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Amburgo : perquisizioni al centro islamico IZH, «è filo-Hezbollah e diffonde l’antisemitismo»

(Roma, 24 luglio 2024). Il divieto in una nota del ministero degli interni, mentre scattavano perquisizioni in 53 immobili in tutto il paese gestiti dall’associazione islamica. Ma « non si applica a chi pratica pacificamente la religione sciita » ha detto la ministra Faeser

Stretta all’estremismo islamico in Germania dove oggi, il governo ha messo al bando l’Islamisches Zentrum Hamburg (Izh), centro islamico di Amburgo, una nota associazione di fede musulmana proprietaria anche della celebre moschea blu della città tedesca settentrionale.

Oltre ad Amburgo perquisizioni sono scattate in 53 immobili dell’associazione anche a Brema, Berlino, Bassa Sassonia, Meclemburgo-Pomerania Anteriore, Assia, Nord Reno-Vestfalia e Baviera. Su un’ordinanza del tribunale, i beni dei centri sono stati confiscati.

Fondato da immigrati iraniani nel 1953, il centro islamico « Izh » da anni sorvegliato dai servizi segreti tedeschi, con l’inizio della guerra nella Striscia di Gaza, è entrato nel mirino di un’indagine più approfondita sul suo presunto sostegno al movimento libanese filo-iraniano Hezbollah. « Si tratta di un’organizzazione estremista islamica che persegue obiettivi anticostituzionali », si legge in un comunicato del ministero degli interni guidato dalla ministra Nancy Faeser.

Puntando il dito sul gruppo considerato « rappresentante diretto del leader supremo dell’ Iran », il ministero ha affermato che il centro diffonde l’ideologia di Teheran « in modo aggressivo e militante », con l’aggravante che starebbe cercando di « instaurare un governo autoritario e teocratico » al posto di una democrazia. E ancora accusa il centro di sostenere la « dimensione militare e politica » di organizzazioni come Hezbollah. E quel che è peggio si ritiene che diffonda l’antisemitismo.

« Voglio che sia chiaro: non stiamo prendendo provvedimenti contro una religione », ha detto la ministra tedesca. « Stiamo tracciando una chiara distinzione tra gli estremisti islamici che stiamo reprimendo e i tanti musulmani che appartengono al nostro paese e vivono secondo la loro fede. Questo divieto non si applica assolutamente alla pratica pacifica della religione sciita ».

Il centro islamico di Amburgo gestisce in particolare la moschea dell’imam Ali, conosciuta anche come moschea Blu, nella importante metropoli tedesca. Luogo emblematico per l’ Islam sciita in Europa, negli ultimi anni sono aumentate le richieste alle autorità di chiuderlo a causa dei suoi presunti legami con l’Iran.

Forti le sue rappresentanze soprattutto a Berlino, Monaco e Francoforte. Diverse anche le sue sotto-organizzazioni a livello nazionale come l’Accademia islamica della Germania, l’Associazione dei sostenitori di una moschea islamica iraniana ad Amburgo, il Centro della cultura islamica a Francoforte sul Meno, l’Associazione islamica della Baviera di Monaco e il Centro Islamico Berlino.

Dopo il 7 ottobre, i deputati del Bundestag hanno rinnovato i loro appelli alla sua chiusura. Già a novembre 2023 furono effettuate ampie perquisizioni, e il materiale sequestrato ha permesso di « confermare i sospetti » delle autorità tedesche, ha spiegato Faeser. Per ora il centro non ha commentato la disposizione.

(Rai News)

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