Il ministro degli Esteri cinese Wang Yi ha salutato l’intesa tra 14 diverse fazioni palestinesi sull’istituzione di un « governo di riconciliazione nazionale ad interim » a Gaza, nella fase successiva alla guerra.
« Il punto più importante è l’accordo per formare un governo di riconciliazione nazionale provvisorio attorno al governo di Gaza del dopoguerra », ha detto Wang nei primi commenti seguiti alla firma della ‘Dichiarazione di Pechino’ da parte dei diversi rappresentanti giunti nella capitale cinese.
La Cina ha ospitato alti funzionari di Hamas e Fatah, fazioni rivali che competono per il potere a Gaza e in Cisgiordania.
Hamas ha considerato l’intesa siglata a Pechino con le altre fazioni palestinesi come un passo importante per centrare « l’unità nazionale », anche con i rivali di Fatah.
Musa Abu Marzuk, un alto funzionario dei militanti islamici promotori dell’attacco contro Israele dello scorso ottobre, ha affermato che con la Dichiarazione di Pechino « abbiamo firmato oggi un accordo per l’unità nazionale e diciamo che la strada per completare questo viaggio è l’unità nazionale. Ci impegniamo per perseguire l’unità nazionale e la chiediamo ».