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Attentato a Donald Trump : la solidarietà internazionale

E’ stata unanime la condanna dell’attacco contro Donald Trump. Il presidente americano Joe Biden, rientrato alla Casa Bianca subito dopo la sparatoria durante il comizio in Pensylvannia, ha detto : «Sono grato di sapere che Trump è salvo e sta bene. Prego per lui, la sua famiglia e per tutti coloro che erano presenti alla manifestazione, in attesa di ulteriori informazioni». Biden ha quindi sottolineato che «non c’è posto per la violenza politica negli Stati Uniti». Shock e solidarietà sono stati espressi anche dall’ex presidente Barack Obama, l’ex speaker della Camera Nancy Pelosi e il leader dei democratici al Senato Chuck Schumer.

«Il mio pensiero va al presidente Donald Trump, vittima di un tentativo di omicidio, al quale auguro una pronta guarigione. Un attivista è morto, diversi sono rimasti feriti. Questa è una tragedia per le nostre democrazie. La Francia condivide lo shock e l’indignazione del popolo americano». Così su X il presidente della Repubblica francesce, Emmanuel Macron.

«La Santa Sede esprime la propria preoccupazione per l’episodio di violenza di ieri notte, che ferisce le persone e la democrazia, provocando sofferenza e morte». Così la sala stampa della Santa Sede commenta l’attentato che ha causato il ferimento di Trump.

Il presidente del Consiglio italiano Giorgia Meloni ha dichiarato di seguire «con apprensione gli aggiornamenti dalla Pennsylvania. A Trump la mia solidarietà e i miei auguri di pronta guarigione, con l’auspicio che i prossimi mesi di campagna elettorale possano veder prevalere dialogo e responsabilità su odio e violenza». Il premier in un post su Facebook ha poi aggiunto : «Nel dibattito politico, in tutto il mondo, ci sono limiti che non dovrebbero mai essere superati. È un monito per tutti, indipendentemente dallo schieramento politico, per ridare dignità e onore alla politica, contro ogni forma di odio e violenza, e per il bene delle nostre democrazie. Solidarietà a Donald Trump, ai suoi sostenitori e ai feriti, e il mio sentito cordoglio per la vittima ai suoi familiari».

«Ci preoccupa, ci sconvolge, non dovrebbe mai accadere che in un grande Paese democratico come gli USA, la casa della democrazia nel mondo, una luce per tutti quanti, invece viene sconvolto da un altro attentato durante la campagna elettorale». Così il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, commentando l’attacco. «Fortunatamente, ha aggiunto, Donald Trump non è stato colpito gravemente Ma io mi auguro che la violenza non sia più protagonista di una campagna elettorale cosi’ importante per gli Stati Uniti ma anche per il mondo intero». Il vicepremier ha quindi ribadito «la nostra profonda vicinanza agli Stati Uniti e condanno la violenza che non può avere spazio nel dibattito democratico».

Il premier israeliano Benjamin Netanyahu si è detto «scioccato» dall’attacco e quello ungherese Viktor Orban, che ha incontrato l’ex presidente solo qualche giorno fa gli ha inviato «pensieri e preghiere in queste ore buie».

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si è detto «sconvolto». «Tale violenza non ha giustificazione e non ha posto in nessun luogo del mondo. La violenza non dovrebbe mai prevalere», ha scritto su X. «Sono sollevato nel sapere che Donald Trump è ora al sicuro e gli auguro una pronta guarigione. Le mie condoglianze vanno ai familiari della vittima di questo attacco, un partecipante al comizio», ha continuato. «Estendo il mio appello a mantenersi forti, ha concluso, a tutti coloro che sono rimasti sconvolti da questo evento. Auspico che l’America ne esca più forte».

Dopo la condanna dei leader del mondo occidentale, arriva la prima reazione di Mosca. La portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova ha incoraggiato gli Stati Uniti a fare un «inventario» delle loro «politiche di incitamento all’odio contro gli oppositori politici, i Paesi e le persone», cogliendo l’occasione del tentativo di omicidio ai danni di Trump per denunciare il sostegno americano a Kiev. «Era ovvio per tutti gli osservatori esterni che la vita di Trump fosse in pericolo» è il commento che arriva direttamente dal Cremlino. Vladimir Putin non ha in programma di chiamare Trump, ha comunicato poi Dmitri Peskov, aggiungendo che la Russia «condanna in modo risoluto ogni espressione di violenza durante una battaglia politica».

La Cina è «preoccupata» per la sparatoria contro l’ex presidente Trump. Lo ha reso noto un portavoce del ministero degli Esteri cinese. Il presidente Xi Jinping ha espresso la sua vicinanza a Trump.

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