G7 Italia : prima giornata, arrivano i soldi (russi) per l’Ucraina

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(Roma, 13 giugno 2024). Sa un po’ di Yalta questo G7 italiano sulla cui prima giornata è appena calato il sipario. I leader che si sono incontrati oggi, infatti, potrebbero non restare in piedi fino al prossimo summit dei Sette. “Sei anatre zoppe e Giorgia Meloni” ha titolato con malizia Politico quest’oggi: Emmanuel Macron, Rishi Sunak e Joe Biden saranno presto alle prese con le forche caudine del voto; Olaf Scholz umiliato e offeso dal voto europeo; Fumio Kishida con popolarità in picchiata e Justin Trudeau che…è semplicemente stanco del “folle” lavoro. E quando le anatre zoppicano, si sa, le promesse siglate assieme possono valere quanto un soldo di cacio. Ospite speciale della prima giornata di lavori Volodymyr Zelensky, giunto in Puglia per perorare la causa di Kiev.

I leader del G7 hanno raggiunto un accordo per utilizzare i profitti derivanti dai beni sovrani russi congelati per aiutare l’Ucraina con un finanziamento da circa 50 miliardi di dollari. Secondo una dichiarazione concordata fra i 7 visionata in anteprima dal Financial Times, “con l’obiettivo di sostenere le esigenze attuali e future dell’Ucraina a fronte di una difesa prolungata contro la Russia, il G7 lancerà prestiti straordinari per l’accelerazione delle entrate (Extraordinary Revenue Acceleration o ERA) al fine di rendere disponibili all’Ucraina circa 50 miliardi di dollari in finanziamenti aggiuntivi entro la fine dell’anno“. Il finanziamento dovrebbe venir erogato attraverso molteplici canali che indirizzeranno i fondi alle esigenze militari, di bilancio e di ricostruzione dell’Ucraina.

I beni della Russia rimarranno immobilizzati fino a quando Mosca non cesserà le ostilità e non ripagherà i danni causati. Un alto funzionario dell’amministrazione Biden ha riferito che l’accordo prevede un prestito erogato da più finanziatori per abbassare le quote di rischio, ma le ripartizioni esatte non sono ancora state stabilite. Il prossimo passo sarà quello di ottenere l’approvazione da parte degli Stati membri dell’Unione Europea, con la firma di contratti tra i finanziatori, l’Ucraina ed eventuali intermediari. Ogni prestito potrà avere un destino specifico: militare, economico o umanitario. Sarebbe già assicurata la maggioranza necessaria per mettere al sicuro il piano, anche se le sorprese potrebbero essere dietro l’angolo.

Di Francesca Salvatore. (Inside Over)