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Il report di ISW accusa Mosca di azioni contro i neonati in Lugansk

Negli ospedali della regione occupata dai russi del Luhansk, in Donbass, le madri vengono minacciate di vedersi portare via i loro neonati se nessuno dei genitori può dimostrare di avere la cittadinanza russa. Lo riporta l’Istitute for the Study of War (Isw) nel suo ultimo report, precisando che il capo dell’amministrazione militare dell’oblast di Luhansk, Artem Lysohor, ha riferito il 1° maggio che le madri che partoriscono negli ospedali della regione dovranno, a partire dal 6 maggio, dimostrare che almeno uno dei genitori abbia cittadinanza russa affinché l’ospedale possa dimettere il neonato. L’Istituto segnala che si tratterebbe di una violazione dell’articolo IId della Convenzione sul genocidio, che definisce quest’ultimo come l’introduzione di « misure miranti a impedire nascite all’interno’ di un gruppo » nazionale, etnico, razziale o religioso.

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