Strage a Mosca, cosa sappiamo sul piano di attacco dei 4 presunti terroristi arrestati (Video)

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(Roma, 23 marzo 2024). Sono in corso ulteriori indagini per identificare la base ed i complici degli attentatori

Dettagli, pianificazione dell’attentato al Crocus city hall di Mosca e la fuga. Sui presunti 4 terroristi, arrestati insieme ad altre sei persone, in tutto sono 11 i soggetti fermati, gli aggiornamenti corrono veloci sui canali Telegram di Russia e Ucraina. Così i servizi di intelligence del Cremlino che infomano attraverso i media locali. Gli uomini del servizio federale della sicurezza russa, in una nota di FSB hanno fornito un quadro dettagliato sul piano d’attacco che i quattro presunti terroristi avevano pianificato in ogni dettaglio. Indagini accurate anche sulla rivendicazioni dell’Isis, e sulla quale ci sono diversi dubbi secondo fonti investigative di Mosca.

Cosa dicono i servizi russi

« A seguito delle azioni dei servizi speciali e delle forze dell’ordine russi, 11 persone sono state arrestate, tra cui quattro terroristi direttamente coinvolti nell’attacco terroristico a Crocus, e sono in corso ulteriori lavori per identificare la base del gruppo e i loro complici » scrive FSB. Nella ricostruzione della sparatoria oltre 90 morti e più di un centinaio di feriti, bilancio ancora provvisorio, i servizi russi raccontano altri dettagli dell’attacco terribile al Crocus city hall. « Dopo aver commesso l’attacco terroristico, i criminali hanno cercato di fuggire, dirigendosi in macchina verso il confine russo-ucraino. Come risultato delle indagini coordinate delle forze speciali e delle forze dell’ordine di Mosca, tutti e quattro i terroristi sono stati arrestati a poche ore l’uno dall’altro nella regione di Bryansk. Sono stati immediatamente trasportati a Mosca.

Il punto sulle indagini

Gli uomini dell’intelligence di Mosca fanno sapere che ci sono altre indagini in corso e sulle quali si mantiene il massimo riserbo perché si sta cercando di fare luce su tutte le circostanze dell’attacco terroristico. Al momento di certo c’è che l’attentato è stato pianificato da un gruppo di uomini esperti e preparato in ogni dettaglio. Le armi utilizzate dai terroristi erano state portate in anticipo in un nascondiglio che si sta cercando di individuare. Dopo l’attacco i presunti criminali intendevano attraversare il confine russo-ucraino, secondo gli investigatori di Mosca, sui canali Telegram dei principali media locali, fanno sapere che in base agli elementi raccolti fino a questo momento, i 4 arrestati avrebbero potuto contare su appoggi importanti sul lato ucraino.

La fuga

Sempre sui canali Telegram dei media russi questa mattina è stata anche diffusa la foto della Renault bianca utilizzata dai terroristi durante la fuga. La vettura è stata colpita più volte dalle teste di cuoio di Mosca che hanno sparato diversi colpi. La parte anteriore è distrutta perchè la vettura si è ribaltata più volte a causa dell’alta velocità alla quale viaggiava. Il gruppo di assaltatori avrebbe percorso circa 400 km, la loro fuga è finita a 100 km dal confine ucraino. Dalle prime ricostruzioni uno dei 4 attentatori avrebbe risposto al fuoco delle forze dell’ordine di Mosca e sarebbe rimasto ferito.

La cattura e prime confessioni

Circondati dalle forze dell’ordine di Mosca, faccia a terra, trattenuti per i capelli costretti in strada alle prime confessioni, i cellulari davanti al volto registrano tutto. Le immagini, sono diverse, vengono diffuse sui canali Telegram dei media russi, documentano la cattura dei 4 presunti attentatori al Crocus city hall, poi il trasferimento a Mosca. Uno dei detenuti ha ammesso di essere arrivato dalla Turchia il 4 marzo scorso. Avrebbe anche ammesso che gli sono stati offerti mezzo milione di rubli per uccidere vittime innocenti. Ma c’è di piu: metà dell’importo promesso sarebbe già stato trasferito sui conti del commando. Un mese fa l’accordo raggiunto tramite Telegram e anche tutti i dettagli sulla fornitura delle armi per compiere la strage.

Di Raniero Altavilla. (TG LA7)