(Roma, 05 marzo 2024). Gli houthi hanno effettuato un’operazione militare in cui hanno preso di mira due cacciatorpediniere statunitensi nel Mar Rosso
Si segnalano nuove tensioni nel Mar Rosso, dove gli Houthi avrebbero effettuato un’operazione militare volta a prender di mira due cacciatorpediniere da guerra statunitensi. Non sono al momento filtrate ulteriori indiscrezioni, se non che, come spiegato dal portavoce dei ribelli dello Yemen, Yahya Sarea, è andata in scena « operazione militare di qualità » in cui il gruppo « ha preso di mira due cacciatorpediniere da guerra statunitensi nel Mar Rosso ». Nelle scorse ore, intanto, Abdullah Alfarah, direttore del media yemenita Al Mayadeen, ha fatto sapere che le aree di Al-Jabbana e Ras Issa, a nord della città di Hodeidah, sono state colpite da attacchi aerei.
L’attivismo degli Houthi nel Mar Rosso
Il portavoce dei ribelli ha spiegato in un discorso televisivo che le navi sono state prese di mira con una serie di missili navali e droni. Gli attacchi del gruppo yemenita hanno parzialmente compromesso il trasporto marittimo globale, costringendo le aziende a cambiare rotta verso viaggi più lunghi e costosi intorno all’Africa meridionale, e alimentano i timori sul fatto che la guerra tra Israele e Hamas possa diffondersi fino a destabilizzare l’intero Medio Oriente.
In attesa di capire cosa sia accaduto ai mezzi statunitensi, il ministro della Difesa dei ribelli yemeniti ha lanciato un avvertimento a Stati Uniti e Regno Unito. « Abbiamo ancora molte carte a cui non abbiamo fatto ricorso. La prossima fase sarà più dolorosa e supererà ogni aspettativa », ha affermato Muhammad Nasser Al-Atifi come riportato dall’agenzia yemenita Saba. « Le forze armate yemenite sono capaci di sorprendere i nemici della nazione, della religione e dell’umanità con attacchi dolorosi », ha dichiarato confermando che ogni nave « sionista, americana o britannica che cerchi di violare il divieto che abbiamo imposto sul loro movimento nel Mar Rosso e nel Mar Arabo » verrà attaccata « finché non torneranno in sé e abbandoneranno la loro brutalità ».
Attacchi in Yemen
Dicevamo degli attacchi in Yemen. Da settimane gli Stati Uniti e il Regno Unito lanciano attacchi contro le posizioni appartenenti agli Houthi, nel tentativo di convincere il gruppo a porre fine ai suoi attacchi contro navi commerciali e militari nel Mar Rosso. Gli Houthi, dal canto loro, hanno affermato che gli attacchi finiranno una volta raggiunto il cessate il fuoco nella guerra a Gaza.
I ribelli hanno inoltre annunciato che le navi posacavi sottomarini devono ottenere un permesso prima di entrare nelle acque territoriali yemenite. La Tv del gruppo sciita filoiraniano Al-Masirah ha citato il loro ministro delle Comunicazioni e dell’Informatica, secondo cui « per garantire le loro sicurezza, le navi posacavi marittimi devono ottenere un permesso dal Dipartimento degli affari marittimi a Sanàa prima di entrare nelle acque territoriali yemenite ».
La richiesta è avvenuta all’indomani dell’annuncio fatto ieri dalla HGC International Communications Company con sede a Hong Kong, secondo cui almeno 4 cavi di comunicazione sottomarini sono stati danneggiati la scorsa settimana nel Mar Rosso. Il gruppo sciita filoiraniano aveva smentito sabato scorso di aver preso di mira cavi sottomarini sostenendo che gli Usa e britannici « sono responsabili di eventuali danni ai cavi a causa dei loro raid ».
Di Federico Giuliani. (Il Giornale)