Ucraina: Stéphane Sejourné, «nessuna sorpresa da Macron su invio truppe, nessun conflitto con Berlino»

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Quando ha detto di non escludere l’invio di forze di terra occidentali in Ucraina, Emmanuel Macron non ha colto i suoi interlocutori di sorpresa. « Erano perfettamente al corrente di cosa era in agenda, non l’invio di truppe in Ucraina, ma ribaltare l’equilibrio dei poteri con Mosca », ha affermato il ministro degli Esteri francese, Stéphane Séjourné in una intervista a Le Monde. « E’ necessario che ne discutiamo fra di noi, anche se non c’è consenso », ha precisato il ministro, sottolineando che tutti fanno la stessa analisi della situazione e hanno lo stesso obiettivo, che è quello che la Russia non abbia successo in Ucraina.

« Non c’è un conflitto franco-tedesco, siamo d’accordo sull’80 per cento delle questioni. C’è disponibilità a parlare », ha poi aggiunto, in vista dell’incontro di martedì a Parigi con Annalena Baerbock. Sia la Francia che la Germania sono fra i Paesi che sostengono maggiormente l’Ucraina. Ma il Cancelliere tedesco Olaf Scholz continua a escludere l’invio a Kiev dei missili Taurus, mentre la Francia ha già reso disponibili i suoi Scalp.

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La Germania, come altri Paesi, ha preso le distanze da Emmanuel Macron, quando ha detto di non escludere l’invio di forze di terra occidentali in Ucraina. « Bisogna essere onesti nel riconosce che ogni cosa che abbiamo escluso di inviare, l’abbiamo poi inviata sei mesi dopo a causa della situazione », ha affermato Séjourné, precisando che la divergenza sui missili « non è un dramma, perché l’obiettivo rimane lo stesso, ed è quello di sostenere l’Ucraina ». Il titolare del Quai d’Orsay ha tuttavia sollecitato una maggior coerenza dell’approccio europeo, assicurando che non ci sono soldati francesi in Ucraina, ma « solo supporto nella forma di materiali e armi ».