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Yemen: attacchi aerei americane e britanniche contro i ribelli filoiraniani Houthi

(Roma, 12 gennaio 2024). Attacco Usa e Gb contro le postazioni Houthi nello Yemen dopo che i miliziani, sostenuti dall’Iran, hanno ripetutamente sfidato il monito a non proseguire i loro raid contro le navi commerciali nel Mar Rosso. I ribelli minacciano pesanti ritorsioni. L’Iran: « Violata la sovranità territoriale »

Nella notte sono scattati pesanti attacchi aerei nello Yemen, da parte della coalizione guidata da Usa e Regno Unito, contro diversi obiettivi Houthi, i ribelli filo iraniani che, nelle scorse settimane, coi loro droni e missili avevano ripetutamente preso di mira le navi commerciali nel Mar Rosso. Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha reso noto di aver ordinato il fuoco « in risposta diretta agli attacchi senza precedenti degli Houthi contro le navi marittime internazionali nel Mar Rosso ».

« Sotto la mia direzione, le forze militari statunitensi, insieme al Regno Unito e con il sostegno di Australia, Bahrain, Canada e Paesi Bassi – ha sottolineato Biden – hanno condotto con successo attacchi contro una serie di obiettivi nello Yemen utilizzati dai ribelli Houthi per mettere in pericolo la libertà di navigazione in uno dei corsi d’acqua più vitali del mondo ». Ha aggiunto che « non esiterà a dirigere ulteriori misure per proteggere il nostro popolo e il libero flusso del commercio internazionale ».

Sarebbero stati colpiti oltre 60 obiettivi, « tra cui comandi, depositi di munizioni, sistemi di lancio, impianti di produzione e sistemi radar di difesa aerea », ha precisato il comandante centrale delle forze aeree statunitensi, il tenente generale Alex Grynkewich. È il primo attacco contro gli Houthi nello Yemen, portato avanti con missili Tomahawk e aerei da combattimento. Gli Houthi non sono rimasti in silenzio: avrebbero lanciato una raffica di missili Cruise e balistici contro navi da guerra degli Stati Uniti e del Regno Unito nel Mar Rosso.

Immediata la risposta dell’Iran: il portavoce del ministero degli Esteri di Teheran, Nasser Kanaani, afferma che il suo Paese « condanna fermamente » gli attacchi: « La consideriamo una chiara violazione della sovranità e dell’integrità territoriale dello Yemen, nonché una violazione delle leggi, dei regolamenti e dei diritti internazionali ». Si fa sentire anche la Russia, chiedendo una riunione urgente del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. L’Arabia Saudita, che per anni ha bombardato i ribelli Houthi, esprime « grande preoccupazione per raid » e invita alla « moderazione » per evitare un’escalation. Al contempo Riad sottolinea « l’importanza di mantenere la sicurezza e la stabilità nella regione del Mar Rosso, poiché la libertà di navigazione è una richiesta internazionale ».

Gli attacchi ai cargo da novembre

Gli Stati Uniti e i loro alleati avevano dato un ultimatum agli Houthi: stop agli attacchi alle navi commerciali, che andavano avanti da novembre costringendo molte aziende a interrompere i loro traffici commerciali attraverso il Mar Rosso, dovendo circumnavigare l’Africa, con almeno due settimane in più di viaggio e costi maggiori. Tutto ciò ha causato un inevitabile aumento dei prezzi di diversi beni, vista l’impennata dei costi di trasporto.

Chi sono gli Houthi ?

Gruppo armato dello Yemen in prevalenza sciita zaydita, nato nel 1992, i cui membri si definiscono « Partigiani di Dio » o « Gioventù credente ». Il nome trae origine dal primo leader, Ḥusayn Badr al-Din al-Ḥuthi, ucciso dalle forze regolari yemenite nel settembre del 2004. Nel logo del movimento si legge questa frase: « Dio è sommo, morte all’America, morte a Israele, maledizione sugli ebrei, vittoria per l’Islam ». Gli Houthi sono sostenuti da Iran, Siria, Corea del Nord, Russia e dal movimento libanese degli Hezbollah. Presero parte alla rivolta nello Yemen del 2011 e, nel 2015, presero il controllo del palazzo presidenziale della capitale, Sana’a, costringendo il presidente a darsi alla fuga. La guerra civile nel Paese ha causato, sino ad ora, la morte di più di 110.000 persone, con milioni di persone finiti sull’orlo della carestia. Con il sostegno dell’Iran gli Houthi hanno approfittato della guerra nella Striscia di Gaza per rilanciarsi a livello globale. Lo hanno fatto prendendo di mira le navi commerciali in transito nel Mar Rosso. Un gesto di sfida alla comunità internazionale e, in special modo, all’Occidente. Gli Usa inizialmente non intendevano aprire un nuovo fronte, nel timore di un coinvolgimento di altre formazioni ostili alleate dell’Iran. Ma la pervicace insistenza degli Houthi ha indotto la Casa Bianca, e i suoi alleati, a cambiare strategia.

Di Orlando Sacchelli. (Il Giornale)

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