Sciami di droni sulla Russia: scatta la «vendetta» di Kiev

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(Roma, 30.12.2023). Nelle ultime ore le forze ucraine hanno effettuato molteplici blitz in più regioni russe. I sistemi di difesa aerea del Cremlino hanno abbattuto nella notte 32 veicoli aerei senza pilota ucraini sopra le regioni di Mosca, Bryansk, Kursk e Oryol

All’indomani del maxi attacco della Russia contro l’Ucraina è arrivata la risposta di Kiev. Nelle ultime ore le forze ucraine hanno effettuato molteplici blitz in più regioni russe. I sistemi di difesa aerea di Mosca, Bryansk, Kursk e Oryol hanno lavorato senza sosta per abbattere, nella notte, 32 droni nemici. La flotta russa del Mar Nero ha fatto altrettanto con un velivolo senza pilota diretto verso la Crimea. Nella città di Belgorod, al confine tra Russia e Ucraina, si è registrato un altro raid ucraino che ha causato quattro feriti, una vittima e danni alle infrastrutture locali.

La risposta di Kiev

Il ministero della Difesa russo ha riferito di un massiccio attacco ucraino concretizzato mediante l’utilizzo di decine di droni. « Durante la scorsa notte è stato fermato il tentativo del regime di Kiev di compiere un attacco terroristico utilizzando un Uav di tipo aereo su obiettivi nel territorio della Federazione Russa », ha dichiarato lo stesso dicastero, aggiungendo che i sistemi di difesa aerea in servizio hanno intercettato e distrutto 32 veicoli aerei senza pilota ucraini sui territori delle citate regioni di Oryol, Kursk, Bryansk e Mosca.

Situazione delicata anche Belgorod, situata a circa 80 chilometri a nord dalla città ucraina di Kharkiv, pesantemente colpita dalle forze del Cremlino nelle scorse ore. Le autorità della provincia russa hanno fatto sapere che il sistema di approvvigionamento idrico della città e alcuni edifici residenziali sono stati danneggiati, e che l’attacco nemico ha provocato almeno un morto e quattro feriti. Il ministero della Difesa russo ha puntualizzato che i sistemi di difesa aerea hanno distrutto 13 missili diretti sulla regione.

C’è infine da segnalare un terzo fronte caldo. Una motovedetta della flotta russa del Mar Nero ha distrutto un drone marino ucraino in rotta verso la Crimea. « Il 30 dicembre una nave senza pilota della marina ucraina è stata scoperta nella parte nord-occidentale del Mar Nero, diretta verso la penisola di Crimea. L’obiettivo è stato distrutto dalle armi standard di una motovedetta della flotta del Mar Nero », ha riferito, ancora, il ministero della Difesa russo. Il governatore di Sebastopoli Mikhail Razvozhayev ha fornito alcuni dettagli sul suo canale Telegram. « I forti rumori uditi in città sono le nostre truppe che respingono un tentativo di attacco da parte di un veicolo di superficie senza equipaggio », ha spiegato. Secondo le informazioni fornite dai militari, l’imbarcazione drone è stata distrutta con gli elicotteri in mare aperto a tre chilometri dalla baia di Sebastopoli, ha proseguito lo stesso Razvozhayev.

Gli effetti dell’attacco russo

In Ucraina, intanto, prosegue la conta dei danni provocati dal maxi attacco russo, aggravato da una aggiunta delle ultime ore. Cinque droni su dieci lanciati dalle forze russe sono stati abbattuti dall’antiaerea ucraina, ha scritto su Telegram l’aeronautica di Kiev. « Nella notte del 30 dicembre 2023, gli invasori russi hanno attaccato con dieci droni di tipo Shahed da Capo Chauda (Crimea). Cinque droni sono stati abbattuti dalla difesa antiaerea nelle regioni di Mykolaiv, Kherson e Khmelnytskyi », si legge nel post.

L’aeronautica ucraina ha dichiarato di aver abbattuto 87 missili da crociera e 27 droni su un totale di 158 bersagli aerei lanciati dalla Russia in relazione alla scorsa notte di fuoco. Il ministro della Difesa di Kiev, Rustem Umerov, ha affermato che si è trattato del « più massiccio attacco aereo di questa guerra » e che ha coinvolto 18 bombardieri strategici. In totale, almeno 30 persone sono state uccise e più di 160 sono rimaste ferite ma il bilancio potrebbe ulteriormente aggravarsi con il passare delle ore.

Il ministero degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, ha affermato che l’assalto dimostra che non si dovrebbe « parlare di una tregua » con Mosca in un momento in cui c’è incertezza sull’invio di nuovi aiuti occidentali a Kiev. « Milioni di ucraini si sono svegliati al forte rumore delle esplosioni. Vorrei che quei suoni delle esplosioni in Ucraina potessero essere ascoltati in tutto il mondo », ha detto il ministro, esortando gli alleati a mantenere i finanziamenti per l’Ucraina.

Di Federico Giuliani. (Il Giornale)