Le Forze armate sudanesi (Saf) si sono ritirate dalla città di Wad Madani. È quanto affermato all’esercito in un comunicato. L’annuncio avvenendo dopo che ieri le Forze di supporto rapido (Rsf), le milizie guidate dal generale Mohamed Hamdan Dagalo, hanno preso il controllo della città, considerata uno snodo cruciale ospitando un alto numero di sfollati dal conflitto scoppiato lo scorso 15 aprile. In un comunicato pubblicato oggi, Dagalo ha confermato che i suoi uomini hanmo conquistato la base della prima divisione di fanteria in coincidenza con il quarto anniversario della rivoluzione che nel 2019 ha portato al crollo del regime dell’ex presidente Omar al Bashir.
L’ufficiale ha precisato che i suoi uomini hanno deciso di marciare verso l’installazione militare “sulla base di accurate informazioni d’intelligence”, che hanno confermato come “i vertici delle Forze armate sudanesi (Saf) in coordinamento con i leader del passato regime”, avessero mobilitato “decine di migliaia di combattenti per attaccare le Rsf a Khartum”. “Quando quell’azione è divenuta imminente, abbiamo esercitato il nostro legittimo diritto a condurre attacchi preventivi e siamo riusciti a espandere i territori liberati dal controllo dei residui e dei sostenitori del vecchio regime”, ha aggiunto Dagalo. Il generale ritiene di essere stato attaccato perché a favore di un processo politico che riportasse il Sudan verso una transizione democratica.