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Libano: obiettivo visita inviato francese Jean-Yves Le Drian è esortare leader libanesi all’unità

(Roma, 29.11.2023). L’obiettivo degli incontri dell’inviato della presidenza della Repubblica francese in Libano, Jean-Yves Le Drian, con i leader del Paese è esortarli all’unità nelle sfide che Beirut si trova ad affrontare. Lo ha dichiarato oggi lo stesso Le Drian durante l’incontro con il primo ministro, Najib Miqati, secondo quanto riferito dall’agenzia di stampa libanese “Nna”. Si tratta della quarta visita dell’inviato francese a Beirut, che ha lo scopo di sbloccare lo stallo istituzionale che perdura nel Paese dall’ottobre 2022. Le Drian ha anche sottolineato che « la sua visita in Libano mira a: riaffermare la posizione del gruppo dei cinque (Stati Uniti, Francia, Arabia Saudita, Egitto e Qatar); chiedere ai libanesi di unificare la loro posizione; e accelerare il completamento delle elezioni presidenziali ».

L’inviato francese è stato ricevuto anche dal comandante in capo dell’esercito libanese, il generale Joseph Aoun. Sono inoltre previsti colloqui con il presidente del Parlamento, Nabih Berri, con l’ex leader druso del Partito socialista progressista, Walid Joumblatt, con il leader delle Forze libanesi (partito maronita di opposizione), Samir Geagea, e con il leader del movimento Marada ed ex ministro dell’Interno, Sleiman Frangieh. Le elezioni presidenziali in Libano sono in stallo dallo scorso giugno. Le fazioni sciite Hezbollah e Amal sostengono, insieme alla Francia, la candidatura di Sleiman Frangieh, respinta dagli altri partiti tradizionali e dall’opposizione. I partiti cristiani di maggioranza appoggiano la candidatura di Jihad Azour, ex ministro delle Finanze e dirigente del Fondo monetario internazionale (Fmi). Il comandante in capo dell’esercito è sempre più visto come una figura in grado di incarnare una « terza via ». Tuttavia, sebbene l’opposizione propenda per una figura di compromesso, rischia di non poter contare sul suo alleato di un tempo, il leader del Movimento patriottico libero (Cpl), Gebran Bassil, che rifiuta l’elezione di Aoun.

(Nova News)

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