(Roma, 18.10.2023). La guerra tra Israele e Hamas è in procinto di allargarsi sempre di più. E il fronte più caldo è quello del Libano. Il capo del consiglio esecutivo di Hezbollah, Hashem Safieddine, durante una manifestazione in un quartiere della periferia di Beirut, ha annunciato che il gruppo di miliziani è pronto ad imbracciare le armi dopo l’attacco all’ospedale di Gaza: «Ci sono decine di migliaia di nostri sostenitori pronti con il dito sul grilletto per andare al martirio. L’attacco all’ospedale è stato premeditato. Non c’è stato alcun errore, Joe Biden non si è scusato. Benjamin Netanyahu gli ha detto che Israele non ha preso di mira l’ospedale e lui gli ha creduto. Nei prossimi giorni risponderemo a questa nuova menzogna. A Biden, Netanyahu e agli ipocriti europei diciamo: attenzione. Qualsiasi errore commettiate con la nostra resistenza riceverete una risposta fragorosa più forte della vostra». L’alto rappresentante del Partito di Dio, alleato dell’Iran, ha parlato a una folla di seguaci del movimento jihadista sciita radunati nella periferia sud di Beirut per condannare l’attacco contro l’ospedale Ahli di Gaza, da loro attribuito a Israele.