L'actualité du Proche et Moyen-Orient et Afrique du Nord

Israele pronto all’operazione militare di terra. E l’Iran minaccia: «Stop o interveniamo»

(Roma, 14.10.2023). Ottavo giorno di combattimenti. Incursioni israeliane sulla Striscia, dove sono stati uccisi i leader militari di Hamas. Nuovo ultimatum per le evacuazioni a sud, mentre il premier ha raggiunto i militari nella periferia di Gaza. Abu Mazen telefona a Biden, chiedendo di fermare tutti gli attacchi e rispettare le leggi umanitarie

La guerra in Israele è giunta al suo ottavo giorno. Esattamente una settimana fa Hamas dava il via all’operazione « Diluvio al-Aqsa », entrando in territorio israeliano e lanciando migliaia di razzi dalla Striscia di Gaza contro tutto il Paese. Ieri sera l’esercito di Tel Aviv ha coordinato le sue forze di terra con l’aeronautica, alternando incursioni di ricognizione con fanteria e carri armati a bombardamenti a tappeto. Israele non ha ancora fatto partire l’assalto alla città, ma ha emesso un ordine di evacuazione rivolto ai 1.1 milioni di abitanti di Gaza City costretti a lasciare le loro case entro 24 ore in vista dell’imminente offensiva militare. Il premier Benjamin Netanyahu si è recato nei kibbutz di Be’eri e Kfar Aza, teatro di massacri, e ha visitato i soldati in prima linea alla periferia di Gaza. « Siete pronti per la prossima fase? », ha detto Netanyahu in un video ufficiale.

Le Israel Defense Forces hanno reso noto che oltre 120 persone sono tenute in ostaggio da Hamas a Gaza. Le brigate al-Qassam, ala militare dell’organizzazione terroristica palestinese, scrivono di 9 ostaggi che avrebbero perso la vita nei bombardamenti di ieri da parte di Israele. Intanto il bilancio delle vittime è di 1.200 israeliani uccisi da Hamas e di 1.900 palestinesi morti. Nella notte sono inoltre proseguite le schermaglie con i militanti di Hezbollah al confine con il Libano, fronte sempre più caldo. I militari israeliani hanno risposto bombardando le postazioni del Partito di Dio a nord. La risposta di Israele è infine arrivata, con un’operazione su vasta scala contro tutta la Striscia di Gaza. « Preparatevi a ciò che accadrà », ha detto Netanyahu ai soldati. Intanto l’Unione europea ha triplicato i suoi aiuti umanitari alla Striscia di Gaza, portandoli a 75 milioni di euro. L’Iran, invece, che ha aiutato i terroristi di Hamas ad attaccare lo Stato ebraico, minaccia: se l’operazione israeliana nella Striscia dovesse continuare, Teheran sarà costretto ad intervenire. In serata, dopo che sono risuonate le sirene dell’allarme aereo nelle Alture del Golan in seguito a un lancio di razzi, Israele ha risposto con colpi di artiglieria contro la Siria, altro fronte che rischia di aprirsi e dove i pasdaran hanno una certa influenza. Secondo Hezbollah, Israele avrebbe condotto anche dei raid contro l’aeroporto di Aleppo.

A sette giorni dall’attacco di Hamas, il presidente dell’Autorità palestinese, Abu Mazen, ha avuto un colloquio con il presidente americano, Joe Biden, in cui ha chiesto di « fermare tutti gli attacchi e rispettare le leggi umanitarie » e ha affermato di opporsi « fermamente allo sradicamento dei residenti di Gaza dalle loro case », condannando « l’uccisione di civili da entrambe le parti ».

Di Matteo Carnieletto – Gianluca Lo Nostro. (Il Giornale)

Recevez notre newsletter et les alertes de Mena News


À lire sur le même thème