(Roma, 09.10.2023). Gli hacker pro-Russia dichiarano guerra a Israele. Killnet, Anonymous Sudan e UserSec lanciano una campagna congiunta di cyber warfare contro lo Stato Ebraico
Killnet e la maggior parte degli hacker pro-Russia dichiarano guerra a Israele. KillMilk, il leader del gruppo ha diffuso nelle scorse ore un messaggio, immediatamente rilanciato dalla galassia di formazioni alleate, in cui afferma che è il governo israeliano il reale colpevole dello spargimento di sangue e che di conseguenza sosterrà la campagna anti-Israele di Anonymous Sudan, gruppo hacker musulmano responsabile di attacchi contro tutti i soggetti e le entità (specialmente in Occidente) accusati di aver offeso l’Islam. Anche il collettivo UserSec si è unito alla cyber warfare contro lo Stato Ebraico. In controtendenza, invece, Cyber Army of Russia, che ha annunciato una posizione di neutralità sugli eventi. Gli attacchi DDos mirano a colpire il governo e le istituzioni, anche se non si escludono azioni per bloccare i sistemi di allerta-missile, come ha già fatto Anonymous Sudan recentemente. Di certo c’è, però, che Israele si aspetterà tentativi in questo senso e perciò sarà preparata. Soprattutto perché, dopo aver subito un improvviso colpo al cuore, ha messo in campo tutte le risorse disponibili.
Gli hacker pro-Russia, però, non considerano un elemento essenziale: Israele non starà a guardare e soprattutto non dimentica. Il dopo-Monaco del 1972 lo conferma
Gli hacker pro-Russia, però, non considerano un elemento essenziale: Israele, come sta già accadendo sul terreno, non rimarrà a guardare. Perciò, è certo che ci saranno reazioni, che molto probabilmente usciranno dal cyber spazio e diventeranno cinetiche. Già nel 2019 i caccia delle IAF bombardarono un compound a Gaza dove si trovavano alcuni hacker di Hamas che stavano lanciando cyber attacchi, rivoluzionando il paradigma in termini di risposte agli incidenti. Inoltre, lo Stato Ebraico non dimentica. Lo conferma la caccia all’uomo verso i membri di Settembre Nero dopo il massacro alle Olimpiadi di Monaco nel 1972 (Operation Wrath of God o Mivtza Za’am Ha’El). Ipotesi ancor più reale oggi, a causa del violento colpo nello stomaco che Israele ha subito con l’offensiva dei jihadisti palestinesi. Di conseguenza, se i membri di Killnet, Anonymous Sudan, UserSec o di qualche altra formazione alleata dovessero effettivamente compiere attacchi contro lo Stato Ebraico si troverebbero a doversi guardare le spalle per tutta la vita.
Di Francesco Bussoletti. (Difesa & Sicurezza)
I post dei gruppi hacker pro-Russia sull’offensiva di Hamas contro Israele: