Africa: milizie anti-golpiste e jihadisti mettono a ferro e fuoco il Sahel

0
341

(Roma, 05.10.2023). Milizie anti-golpiste e jihadisti mettono a ferro e fuoco il Sahel. Dopo il doppio raid di ISGS in Niger, il CMA conquista la quinta base delle FAMA nel Nord del Mali. La Wagner è impotente contro nemici multipli

La situazione in Sahel sta velocemente degenerando, nonostante la Wagner sia stata eletta come protettrice delle Giunte golpiste. Dopo il doppio raid di ISGS in una settimana in Niger, i Tuareg del Movimento Nazionale per la Liberazione dell’Azawad (MNLA), ora diventati Coordination of Azawad Movements (CMA), hanno attaccato e conquistato un’altra base delle FAMA nel Nord del Mali: quella di Taoussa. Peraltro, secondo fonti locali, i soldati di Bamako dopo una breve battaglia sarebbero fuggiti dall’infrastruttura, abbandonandola al nemico. Questa è la quinta base che l’esercito regolare perde nella regione nelle ultime settimane. Le altre sono Bamba, Lere, Dioura e Bourem. Inoltre, il CMA ha attaccato alcune postazioni militari vicino al villaggio di Tarkint. I contractors russi sono intervenuti a Bourem riconquistando temporaneamente la base, ma dopo pochi giorni l’hanno lasciata e sono tornati al loro quartier generale. Ciò, in quanto sapevano di non poterla difendere stabilmente, per di più contro nemici multipli. Oltre ai Tuareg, infatti, l’area è infestata dai jihadisti del JNIM e da quelli pro-ISIS (soprattutto al confine tra Mali, Niger e Burkina Faso), che hanno cominciato a rialzare la testa non trovando più ostacoli concreti.

Di Francesco Bussoletti. (Difesa & Sicurezza)