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Iraq: forze di sicurezza arrrestano 24 persone accusate di appartenere al partito Baath

Le forze di sicurezza irachene hanno arrestato 24 persone in diversi governatorati, accusate di appartenere al partito Baath, la cui costituzione è vietata dopo la caduta dell’ex presidente, Saddam Hussein, che ne era il capo. Lo hanno annunciato i servizi di sicurezza nazionale iracheni, in un comunicato stampa diramato oggi. “Dopo aver ricevuto informazioni dettagliate dai servizi di intelligence circa l’esistenza di attività di propaganda per il partito fuorilegge Baath in diverse regioni dell’Iraq, i reparti (della sicurezza, ndr) hanno lanciato una campagna su vasta scala, per seguire la questione e indagare sulle persone coinvolte”, si legge nel comunicato dei servizi di sicurezza. L’operazione, secondo lo stesso comunicato, è iniziata nel governatorato di Kirkuk, nel nord del Paese, dove sono state arrestate 13 persone, per proseguire successivamente nei governatorati di Anbar, Baghdad, Kerbala e Ninive, dove sono stati effettuati undici arresti. “Gli arresti sono stati effettuati sulla base di ordinanze giudiziarie, ai sensi degli articoli della legge 32 del 2016 che vietano la ricostituzione del partito Baath disciolto. Nel 2016, infatti, il Parlamento iracheno aveva approvato un progetto di legge che vietava la ricostituzione dei partiti disciolti e le azioni di matrice razzista, terroristica e takfiri (forma di islam integralista che considera tutti gli altri musulmani come apostati). Il partito Baath, fino alla caduta di Saddam Hussein, aveva governato l’Iraq per 40 anni.

(Nova)

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