Mali: la Wagner occupa l’ex base di MINUSMA a Ber

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La Wagner occupa l’ex base di MINUSMA a Ber. La scusa è la lotta ai jihadisti del MNLA in Mali

I contractor della Wagner il 13 agosto hanno attaccato la base di MINUSMA, la missione ONU in Mali nell’area di Ber, appena dopo che i caschi blu delle Nazioni Unite l’hanno lasciata nell’ambito del previsto piano di disimpegno dal Paese africano. La scusante è stata che i miliziani del Movimento Nazionale per la Liberazione dell’Azawad (MNLA) ne avevano preso il controllo e vi si erano asserragliati all’interno. A proposito i miliziani affermano anche di aver conquistato la città i due giorni successivi e di aver preso prigionieri diversi combattenti del MNLA. Di fatto, invece, la Wagner ha semplicemente occupato la base e ha cacciato con le armi tutti i clan locali, considerati “scomodi”, collocandovi all’interno alcuni suoi distaccamenti, affiancati unità dalle forze armate maliane (FAMA).

In realtà i contractor vogliono un accesso diretto sicuro e veloce a Niger e Burkina Faso. Le altre basi ONU sono nel mirino

L’obiettivo di questa mossa è semplice: la Wagner vuole consolidare il controllo della principale infrastruttura stradale che collega la Nazione con il Niger. Ciò, in quanto ha cominciato a inviarvi i suoi uomini ma teme che questi non siano sufficienti nel caso di un’offensiva su vasta scala da parte dell’ECOWAS. Di conseguenza, è presumibile che adotterà approcci identici, mascherato con la scusa della lotta ai jihadisti, anche con le altre tre basi, lasciate il mese scorso da MINUSMA: Menaka Camp e Ogossagou, site nell’area di Gao lungo le strade per il Burkina Faso e Niger, nonché Goundam in direzione della Mauritania. In questo modo, infatti, i contractor disporranno di un corridoio terrestre di transito sicuro e veloce per trasportare uomini, mezzi ed equipaggiamenti nel Paese vicino.

(Difesa & Sicurezza)