(Roma, 04.09.2023). Si riaccendono gli scontri tra i clan locali e le SDF nell’Est della Siria. Le milizie pro-Iran avevano aizzato le tribù, invitandole a cacciare i curdi. Nella partita anche le fazioni alleate della Turchia, che cercano di prendere terreno
Nell’Est della Siria si sono riaccesi gli scontri tra alcune tribù locali e le SDF. Ad accendere la miccia sono stati esponenti delle milizie pro-Iran, che avevano cercato di aizzare i clan di Deir Ezzor e Manbij, invitandoli a “liberare” le aree circostanti dai curdi. L’obiettivo di Teheran, infatti, è estendere l’area di influenza in una regione poco permeabile alla sua propaganda. L’invito ha inizialmente causato alcuni scontri tra le force curde ed elementi del Consiglio Militare di Deir Ezzor, ma la crisi sembrava essere rientrata. Le due parti avevano avviato colloqui e si lavorava per istituire un tavolo congiunto permanente. La situazione, però, poco dopo è peggiorata improvvisamente, obbligando le SDF a intervenire in massa per neutralizzare la minaccia interna. Ciò, in quanto ai combattenti dei clan locali si sono unite fazioni vicine all’Iran e alla Turchia, che cercano di approfittare della situazione per guadagnare terreno e indebolire i nemici. Attualmente lo scenario è molto fluido, soprattutto a Nord.
Di Francesco Bussoletti. (Difesa & Sicurezza)