(Roma, 31.08.2023). « Nonostante il complotto molto complicato architettato dal nemico sionista, questa azione è stata monitorata dall’intelligence fin dall’inizio »
Israele avrebbe cercato, senza successo, di sabotare l’industria della difesa e la produzione di missili dell’Iran. E’ questa l’accusa lanciata oggi dal dipartimento di intelligence del ministero della Difesa di Teheran attraverso un comunicato stampa. “Negli ultimi mesi, una rete professionale aveva complottato di introdurre pezzi difettosi nella catena di fornitura della linea di produzione di missili avanzati nelle industrie missilistiche del ministero della Difesa attraverso la cooperazione di alcuni infiltrati”, si legge nella nota, aggiungendo che la rete “è caduta in una trappola tesa dai servizi segreti del ministero della Difesa ed è stata smantellata”.
Le forze di intelligence hanno inoltre affermato che la rete era diretta dal Mossad, il servizio segreto israeliano, che cercava di “vendere le parti assemblate per trasformare i razzi prodotti in uno strumento esplosivo volto a danneggiare le linee industriali e ferire i dipendenti che lavorano in quel campo”.
“Nonostante il complotto molto complicato architettato dal nemico sionista, questa azione del nemico è stata monitorata dall’intelligence fin dall’inizio ed è stata completamente neutralizzata dopo il fermo dei suoi agenti”, si legge inoltre nella dichiarazione. Al momento non ci sono commenti da parte di Israele. Dopo la caduta della dinastia Pahlavi in Iran nel 1979, le relazioni tra Iran e Israele sono state caratterizzate da una forte ostilità.