Niger: la CEDEAO respinge il piano di transizione della giunta, «prima restituiscono il potere meglio sarà»

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(Roma, 21.08.2023). Domenica decine di manifestanti pro-golpe sono scesi nelle strade di Niamey per ribadire il loro sostegno alla presa di potere militare, cantando slogan ostili alla Francia ed alla Comunità economica degli Stati dell’Africa occidentale

La Comunità economica degli Stati dell’Africa occidentale (Cedeao) ha respinto il piano triennale di transizione annunciato dalla giunta militare che ha preso il potere in Niger. Lo ha dichiarato il commissario per gli Affari politici, la pace e la sicurezza del blocco regionale, Abdel-Fatau Musah, durante un’intervista alla “Bbc”.

La Cedeao “non accetta di nuovo alcuna transizione prolungata nella regione”, ha dichiarato il commissario, per il quale i golpisti “devono solo prepararsi a consegnare nel più breve tempo possibile”. “Prima restituiscono il potere ai civili e si concentrano sulla loro responsabilità primaria che è la difesa dell’integrità territoriale del Niger, meglio sarà per loro”, ha aggiunto. Il commissario ha definito le dichiarazioni del generale “una cortina fumogena per il dialogo e la diplomazia”, e ribadito che “l’aspetto militare” nell’azione del gruppo regionale “è molto attivo”. In un discorso trasmesso in diretta televisiva nella tarda serata di ieri, il generale Tchiani – che guida la Guardia presidenziale – ha dichiarato che la giunta avrebbe ceduto il potere entro tre anni e avvertito che qualsiasi intervento da parte di forze straniere non sarebbe “una passeggiata”. “La nostra ambizione non è quella di confiscare il potere. Il periodo di transizione non supererà i tre anni” ha detto in diretta a “Tele Sahel”, invitando i partiti del Paese a presentare “la loro visione per la transizione entro 30 giorni”.

Per il capo militare “c’è disponibilità a qualsiasi dialogo, purché tenga conto delle aspirazioni del popolo del Niger. Tuttavia, qualsiasi intervento aprirà il vaso di Pandora e non sarà una passeggiata”. Nel frattempo, domenica decine di manifestanti pro-golpe sono scesi nelle strade di Niamey per ribadire il loro sostegno alla presa di potere militare, cantando slogan ostili alla Francia ed alla Cedeao. I manifestanti hanno brandito cartelli con scritto “Stop all’intervento militare” e “No alle sanzioni”, in riferimento alle restrizioni finanziarie e commerciali imposte dalla Cedeao quattro giorni dopo il golpe del 26 luglio.

(Nova News)