L’Iran ha notevolmente rallentato i ritmi di acquisizione di armi arricchite all’uranio e ha diluito alcune scorte. A riferirlo è il Wall Street Journal, secondo cui questo cambio di passo potrebbe facilitare il raggiungimento con gli Stati Uniti di un accordo sul nucleare. Più Teheran rallenta l’accumulo di uranio altamente arricchito, meno fossili speciali avrà a disposizione per il nucleare. La notizia arriva ventiquattr’ore dopo la decisione di Teheran di concedere gli arresti domiciliari a quattro cittadini americani detenuti in carcere da tempo. Il provvedimento dovrebbe anticipare il ritorno a casa dei quattro.
I segnali di disgelo potrebbero essere legati alla possibilità che vengano sbloccati i fondi derivati dalla vendita di petrolio iraniano, ma attualmente congelati in Corea del Sud dopo le sanzioni all’Iran decise da Washington. «Se l’Iran – ha commentato in giornata John Kirby, uno dei portavoce della Casa Bianca – dovesse davvero rallentare sul nucleare, sarebbe una notizia molto buona». Almeno su uno dei tanti fronti di tensione c’è un abbassamento dei toni.