Elicotteri bielorussi entrano in Polonia: tensione ai confini della NATO

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(Roma, 02.08.2023). Il governo polacco punta il dito contro le forze armate bielorusse, che si sono avventurate in un’incursione oltreconfine con due elicotteri militari. Varsavia richiama l’incaricato d’affari di Minsk. Casa Bianca: « Nessuna minaccia da parte della Wagner in Polonia »

Due elicotteri bielorussi hanno sconfinato in territorio polacco, violando lo spazio aereo della Polonia. Ad annunciare l’incursione dell’aviazione della Bielorussia è stato il ministero degli Esteri di Varsavia, che ha convocato l’incaricato d’affari bielorusso nel Paese nonostante Minsk avesse avvertito la controparte polacca di un’imminente esercitazione militare. Diverse immagini e filmati circolati in rete mostrano due elicotteri Mi-24 e Mi-8 sorvolare a bassa quota i cieli polacchi, cercando dunque di sfuggire ai radar, per alcuni km prima di tornare indietro, come segnalato dagli analisti Osint (Open Source Intelligence, ndr) SluzbyiObywatel.

In un primo momento la Polonia aveva negato l’ingresso degli aeromobili, salvo poi fare marcia indietro. Il ministero della Difesa di Minsk ha rilasciato il seguente comunicato, rilanciato dall’agenzia di stampa governativa Belta: « Le accuse di violazione del confine polacco da parte degli elicotteri Mi-24 e Mi-8 dell’aeronautica e delle forze di difesa aerea bielorusse sono inverosimili. Sono state formulate dai vertici politico-militari polacchi per giustificare l’accumulo di forze e mezzi vicino al confine bielorusso ».

L’ombra della Wagner

Il governo polacco ha reagito immediatamente informando la Nato dell’incidente, mentre il ministro della Difesa Mariusz Blaszczak ha ordinato un nuovo dispiegamento di truppe ed elicotteri da combattimento al confine, ma senza richiedere altri fondi. La « provocazione » della Bielorussia arriva dopo giorni di agitazione per la presenza dei mercenari russi del gruppo Wagner. Oggi, secondo quanto riferito dal canale bielorusso Hajun, è giunto a destinazione anche il 14esimo convoglio dei miliziani: 15 veicoli senza targa sono stati avvistati intorno a un campo situato nel villaggio di Tsel.

I contractor, comandati dall’oscuro imprenditore pietroburghese Evgenij Prigozhin e dal veterano Dmitry Utkin, hanno trovato rifugio in Bielorussia dopo l’ammutinamento dello scorso 24 giugno e la decisione del presidente russo Vladimir Putin di assorbire tutte le compagnie militari private nell’esercito regolare. Una scelta che non ha trovato l’approvazione di Prigozhin, tutt’altro che intimorito dal rigore del capo del Cremlino. Il dittatore bielorusso Alexander Lukashenko, invece, si è detto pronto a integrare il gruppo di paramilitari nelle forze armate del suo Stato. « È una mia iniziativa. Voglio che questi ragazzi rimangano nelle forze armate del nostro Paese come parte di un esercito a contratto », ha detto. La Wagner ha iniziato da qualche settimana un addestramento congiunto con l’esercito bielorusso.

Allarme per il corridoio di Suwalki

Nel frattempo cresce l’allarme per il corridoio di Suwalki, una striscia di terra situata tra la frontiera polacco-lituana e la punta nord-orientale della Bielorussia che collega quest’ultima all’exclave di Kaliningrad. Si tratta di un fronte di importanza fondamentale, poiché in caso di attacco consentirebbe alle truppe russe di riunirsi e di isolare le repubbliche baltiche. Qui, a detta del primo ministro polacco Matheusz Morawiecki, un centinaio di combattenti della Wagner sarebbero in movimento per attraversare questa zona caldissima dell’Europa dell’Est. « Da quasi due anni abbiamo a che fare con un attacco permanente al confine polacco. Solo quest’anno ci sono stati 16mila tentativi di attraversarlo illegalmente da parte di immigrati, che Vladimir Putin e Aleksandr Lukashenko stanno cercando di portare in Polonia, vogliono spingere in Polonia. Ora la situazione è ancora più pericolosa. Abbiamo informazioni che oltre 100 mercenari del gruppo Wagner si sono spostati verso l’istmo di Suwaki vicino a Grodno in Bielorussia », ha dichiarato Morawiecki, che non ha escluso di chiudere il confine con la vicina Bielorussia insieme alla Lituania.

Secca la smentita di Lukashenko alle accuse provenienti dalla Polonia: « Suwalki non si trova in Bielorussia. Non ci stiamo muovendo lungo questo istmo o verso di esso. Non ne abbiamo bisogno. Stiamo costruendo una difesa basata sull’esperienza dei wagneriani ». Da Washington però la Casa Bianca tenta di gettare acqua sul fuoco per non creare allarmismo: « Non abbiamo nessuna indicazione di minacce alla Polonia o ad altri alleati della Nato da parte del gruppo Wagner », ha commentato in conferenza stampa il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale americana, John Kirby. « Riteniamo – ha concluso – che alcuni membri della Wagner siano andati in Africa per continuare a fomentare instabilità e insicurezza. Crediamo che altri siano probabilmente ancora in Ucraina, sebbene non sembrano aver avuto un impatto nei combattimenti. Quasi certamente dovrebbero essersi mossi verso la Bielorussia, vedendo tutti i report dei media » alcuni dei mercenari « sono andati in Africa, altri sono rimasti in Ucraina e altri ancora si sono spostati in Bielorussia ».

Di Gianluca Lo Nostro. (Il Giornale)