Assalto all’ambasciata francese in Niger. L’Eliseo: «reagiremo in caso di attacco ai francesi»

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(Roma, 30.07.2023). Alcuni manifestanti hanno tentato di entrare nell’edificio e rimosso la targa con la scritta ‘Ambasciata di Francia’ sostituendola con bandiere del Niger e della Russia. Ultimatum dei leader africani: « Non escluso l’uso della forza »

Migliaia di manifestanti filo golpisti si sono radunati davanti all’ambasciata francese nella capitale del Niger, Niamey, dopo che Parigi ha sospeso gli aiuti al paese africano a seguito del colpo di stato. Alcuni manifestanti hanno tentato di entrare nell’edificio, altri hanno strappato una targa con la scritta « Ambasciata di Francia in Niger », sostituendola con bandiere del Niger e della Russia, mentre altri hanno gridato « Viva la Russia », « Viva Putin » e « Abbasso la Francia ».

In migliaia partecipano alla marcia dei filo-golpisti

Migliaia di persone partecipano nella capitale nigerina, Niamey, a una marcia convocata a sostegno del colpo di Stato compiuto mercoledì scorso da una giunta militare, una marcia in cui si sventolavano bandiere russe e slogan contro la Francia, l’Ecowas, Unione europea e Unione africana. I manifestanti si sono poi concentrati nella piazza di fronte all’Assemblea Nazionale, provenienti da diverse parti della città. Oltre a sventolare bandiere nigerine e bandiere russe, i manifestanti scandiscono slogan come « Abbasso la Francia, abbasso Barkhane, non ci interessa l’Ecowas, l’Unione Europea e l’Unione Africana! ».

Un’altra delle invocazioni che risuona tra i manifestanti è la richiesta di « arrestare » chi era prima al governo « perché restituiscano i milioni rubati ». Durante la marcia sono state chiuse tutte le vie di accesso all’ambasciata di Francia e degli Stati Uniti, e nelle vicinanze della legazione francese sono stati lanciati lacrimogeni per allontanare i manifestanti.

Nel Paese africano, Parigi mantiene 1.500 soldati nella sua operazione antiterrorismo Barkhane e la Comunità economica degli Stati dell’Africa occidentale (l’Ecowas) terrà un vertice in Nigeria proprio oggi per discutere del colpo di Stato. La giunta militare nigerina ha denunciato sabato che l’Ecowas intende approvare in quel vertice un « piano di aggressione contro il Niger attraverso un imminente intervento militare a Niamey », e l’ha avvertita della sua « forte determinazione » a difendere il Paese.

Nonostante la giunta militare abbia proibito ogni manifestazione, dopo il violento saccheggio giovedì della sede del partito del deposto presidente, ha autorizzato lo svolgimento di questo corteo a sostegno del nuovo governo golpista, autoproclamatasi Consiglio nazionale per la salvaguardia della Patria (Cnsp). Dopo il golpe di mercoledì scorso contro il presidente Mohamed Bazoum, il Niger è controllato da una giunta guidata dal generale Abdourahamane Tchiani, comandante della Guardia presidenziale, che ha rinchiuso Bazoum nella sua residenza.

Ecowas chiede immediato rilascio e reintegro Bazoum

L’Ecowas, la Comunità economica degli Stati dell’Africa occidentale, chiede l’immediato rilascio e reintegrazione del presidente del Niger, Mohamed Bazoum, sequestrato nella sua residenza da mercoledì, dopo il golpe di una giunta militare a Niamey. I rappresentanti dei Paesi dell’Africa occidentale sono riuniti in un vertice straordinario convocato ad Abuja, in Nigeria. I vertici dell’Ecowas non hanno escluso l’uso della forza a Niamey.

Parigi: « Reagiremo in caso di attacco ai francesi »

Il presidente francese, Emmanuel Macron, « non tollererà alcun attacco contro la Francia e i suoi interessi » in Niger e Parigi risponderà « immediatamente e senza esitazioni », ha fatto sapere l’Eliseo. « Chiunque attacchi cittadini francesi, esercito, diplomatici e diritti di passaggio francesi vedrebbe la Francia rispondere in modo immediato e senza esitazioni. Il presidente della Repubblica non tollererà alcun attacco contro la Francia e i suoi interessi », si legge nella nota dell’Eliseo. Secondo il Quai d’Orsay, attualmente in Niger si trovano tra i 500 e i 600 cittadini francesi.

(AGI)