Era poco prima dell’alba quando dall’ambasciata svedese a Baghdad si è levata una colonna di fumo. Decine di persone stavano manifestando, qualche ora prima di un nuovo evento in Svezia, durante il quale gli organizzatori sarebbero intenzionati a bruciare nuovamente una copia del Corano e una bandiera irachena, come successo già a fine giugno.
Il ministero degli Esteri svedese ha deplorato l’attacco e convocato l’ambasciatore iracheno a Stoccolma, annunciando inoltre che tutto il personale della sede diplomatica era al sicuro.
Anche il ministro degli Esteri iracheno ha condannato « con la massima fermezza » l’incendio, invitando le autorità ad aprire un’inchiesta urgente sull’accaduto: « Il governo iracheno ha incaricato le autorità di sicurezza competenti di condurre un’indagine urgente e di adottare le misure di sicurezza necessarie per scoprire le circostanze dell’incidente e identificare gli autori di questo atto e ritenerli responsabili secondo la legge », si legge nella nota.