Iraq: sono 270 i partiti ammessi a partecipare alle elezioni provinciali

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Sono 270 i partiti ammessi a partecipare alle elezioni provinciali in Iraq

Sono 270 i partiti politici ammessi a partecipare alle prossime elezioni provinciali in Iraq. Lo ha annunciato l’Alta Commissione Elettorale Indipendente (IHEC) del Paese mediorientale, aggiungendo che potranno esprimere la loro preferenza 25 milioni di persone. Il 18 dicembre 2023 si voterà per la prima volta in 10 anni per eleggere i consigli provinciali in 15 dei 18 governatorati della Nazione. Tra questi c’è Kirkuk e le autorità del Kurdistan iracheno hanno chiesto alla IHEC di supervisionare il processo, che nella regione potrebbe essere anticipato al 18 novembre. Le elezioni si preannunciano turbolente, in quanto rappresentano un’occasione molto ghiotta per partiti e coalizioni di consolidare la propria posizione a livello locale e di acquisire nuovo peso in ambito nazionale. Per di più, approfittando della mancanza di una concorrenza radicata sul territorio, dato che l’ultimo plebiscito si era tenuto il 20 aprile 2013.

Il voto, il primo dopo 10 anni, si prospetta difficile per il malcontento popolare e per le complicazioni per gli elettori. Si temono proteste e brogli

Le elezioni provinciali in Iraq, però, già da oggi si prospettano complicate. C’è, infatti, l’elevato rischio che la popolazione boicotti il voto, tanto che le istituzioni del Paese mediorientale non si aspettano più del 50% di affluenza. Ciò per due motivi: da una parte c’è un crescente malcontento generale per le condizioni di vita nella Nazione e in particolare per le costanti interruzioni delle forniture elettriche, aggravate dall’arrivo di un’estate particolarmente torrida. Dall’altra, ci sono le complicazioni derivate dalla necessità per gli elettori di dover aggiornare i propri dati biometrici entro il 7 agosto. Si temono, perciò, brogli e possibili proteste, che potrebbero aggravare ulteriormente la già fragile situazione della sicurezza.

(Difesa & Sicurezza)