(Roma, 04.07.2023). Rinnovato di un altro anno il mandato del 64enne norvegese. Con la guerra in Ucraina in corso l’Alleanza atlantica ha preferito puntare sulla stabilità garantita dall’uomo che la guida dal 2014
La Nato ha scelto la continuità e ha deciso di rinnovare il mandato di Jens Stoltenberg di un altro anno. Per mesi era sembrato che i leader dell’Alleanza atlantica fossero determinati a trovare un sostituto all’ex primo ministro norvegese, che è Segretario generale dal 2014 e il cui mandato era già stato prorogato tre volte, e invece alla fine si è optato di nuovo per lui. « Sono onorato della decisione degli alleati della Nato di estendere il mio mandato di Segretario generale fino al primo ottobre 2024 », ha twittato Stoltenberg, aggiungendo; « I legami transatlantici tra Europa e Nord America hanno garantito la nostra libertà e sicurezza per quasi 75 anni e, in un mondo più pericoloso, la nostra Alleanza è più importante che mai ».
La scelta della continuità è stata ritenuta la più opportuna mentre i 31 membri dell’Alleanza sono alle prese con la duplice sfida di sostenere l’Ucraina nel respingere l’invasione della Russia di Vladimir Putin, ma evitando allo stesso tempo un conflitto diretto con Mosca. Il 64enne Stoltenberg è considerato un leader stabile e un paziente costruttore di consenso. Nominato la prima volta il primo ottobre 2014 per un mandato di quattro anni, l’ex primo ministro ha svolto due mandati completi e l’ultimo era già stato prorogato di un anno nel 2022 a seguito dell’invasione dell’Ucraina. La questione dell’adesione di Kiev sarà ora al centro del vertice di Vilnius dell’11 e 12 luglio.
Sebbene l’adesione sia fuori questione finché l’offensiva militare russa continuerà, Kiev vuole garanzie per il futuro, ma sul punto gli alleati sono divisi tra chi chiede un percorso preferenziale e chi frena. « Abbiamo bisogno di un segnale molto chiaro e comprensibile al vertice di Vilnius che l’Ucraina possa diventare un membro a pieno titolo della Nato dopo la guerra », ha ribadito di recente il presidente Volodymyr Zelensky. L’invasione dell’Ucraina ha anche spinto Finlandia e Svezia a volersi unire all’ombrello protettivo della Nato. La prima, che condivide un confine di 1.300 chilometri con la Russia, è diventata il 31esimo Paese membro all’inizio di aprile. Il destino della Svezia deve ancora affrontare le obiezioni di Ungheria e soprattutto Turchia.