«Civili uccisi e decapitati»: l’ultimo orrore di al-Shabaab in Kenya

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(Roma, 25.06.2023). La polizia ha riferito che un gruppo di assalitori equipaggiati con armi e di coltelli hanno attaccato due villaggi nella contea di Lamu. Gli assalitori sarebbero affiliati al gruppo jihadista somalo al-Shabaab

I miliziani jihadisti di al-Shabaab hanno effettuato un attacco nel Kenya sudorientale, uccidendo cinque civili, alcuni mediante decapitazione. Come riportato da fonti di polizia e testimoni sarebbero stati colpiti due villaggi nella contea di Lamu. Gli aggressori hanno anche bruciato case e distrutto proprietà. La polizia ha descritto quanto avvenuto come un « attacco terroristico », una frase che di solito viene utilizzata per indicare le incursioni del gruppo islamista somalo al-Shabaab.

L’attacco dei miliziani di al-Shabaab

In un secondo momento, il doppio blitz sarebbe stato rivendicato dagli islamisti del gruppo radicale. « C’è stato un attacco ieri sera nella contea di Lamu. cinque persone sono state uccise. Alle vittime è stata tagliata la gola e ce ne sono altre che sono state decapitate », ha detto invece all’AFP una fonte della polizia. Anche un residente di uno dei villaggi, Hassan Abdul, ha denunciato la morte di cinque persone, « alcune delle quali sono state decapitate ».

La contea di Lamu si trova vicino al confine con la Somalia. I combattenti di al-Shabaab sfruttano quindi questa vicinanza per effettuare spesso attacchi nell’area, come parte degli sforzi per spingere il Kenya a ritirare le proprie truppe dalla nazione somala, dove fanno parte di una forza internazionale di mantenimento della pace in difesa del governo centrale.

Uccisioni e decapitazioni

La polizia ha spiegato che che i villaggi attaccati sono quelli di Salama e Juhudi, e che il raid è avvenuto alle prime ore del mattino di domenica 25 giugno. Un uomo di 60 anni è stato legato con una corda e « gli è stata tagliata la gola, la sua casa è stata bruciata con tutti i suoi averi », ha scritto Reuters, citando le autorità locali. Altri tre civili sono stati uccisi in modo simile. Anche una quinta vittima è stata uccisa. Le case appartenenti alle persone uccise e ad altri residenti dei villaggi sono state date alle fiamme. Gli assalitori sono poi scomparsi in una foresta limitrofa.

Ricordiamo che il gruppo jihadista al-Shabaab, di base in Somalia, ha condotto una sanguinosa insurrezione contro il fragile governo di Mogadiscio per più di 15 anni. Il Kenya ha inviato per la prima volta truppe in Somalia nel 2011 per combattere i militanti islamisti affiliati ad al-Qaeda e ora è uno dei principali contributori di truppe a un’operazione militare dell’Unione africana contro il gruppo terrorista.

Il Paese africano ha subito una serie di aggressioni di rappresaglia, tra cui un sanguinoso assedio al centro commerciale Westgate di Nairobi nel 2013 che è costato la vita a 67 persone e un attacco alla Garissa University nel 2015 che ha ucciso 148 persone. Nella stessa Somalia, al-Shabaab ha continuato a condurre attacchi mortali nonostante un’importante offensiva lanciata lo scorso agosto dalle forze filogovernative, sostenute dalla forza dell’Unione Africana nota come ATMIS.

Di Federico Giuliani. (Il Giornale)