(Roma, 12.06.2023). Le milizie pro-Iran in Siria intensificano i reclutamenti ad Aleppo. I volontari sono soprattutto giovani, attirati dalle paghe alte e dai benefit. Non sanno, però, che saranno la carne da cannone contro i jihadisti pro-ISIS e Israele
Le milizie pro-Iran in Siria continuano a reclutare combattenti locali per estendere la loro influenza nel Paese mediorientale. L’ultimo terreno di caccia è Aleppo, dove sono già 3.500 gli abitanti arruolati. Si tratta soprattutto di giovani, attratti dalle paghe più alte della media a fronte di una diffusa disoccupazione e dai benefit promessi. L’obiettivo è, dopo un addestramento di base, inviarli per rafforzare tutte le postazioni. Soprattutto nell’Est della provincia e più a sud, tra Hama e Deir Ezzor, dove i gruppi alleati di Teheran continuano a subire il pressing dei jihadisti pro-ISIS nonostante tutti gli sforzi per neutralizzarli. Inoltre, i nuovi volontari andranno a vigilare i magazzini di armi e munizioni sparsi nella Nazione, permettendo così ai comandanti dei gruppi alleati di Teheran di ridurre i rischi di perdere le loro forze migliori a causa dei periodici attacchi di Israele alle infrastrutture.
Di Francesco Bussoletti. (Difesa & Sicurezza)