L’ennesima tregua è entrata in vigore sabato mattina in Sudan, anche se gli abitanti hanno poche speranze di vederla rispettata, dopo le innumerevoli violazioni dei cessate il fuoco concordati in quasi due mesi di conflitto interno, che hanno contribuito a una grave crisi umanitaria. Gli opposti schieramenti hanno concordato di far tacere le armi per 24 ore a partire dalle 6 (locali e svizzere), secondo quanto annunciato venerdì dal mediatore saudita che da settimane accoglie le trattative fra le parti. La calma è condizione essenziale per permettere l’arrivo di aiuti. Si calcola che il conflitto abbia fatto finora circa 1’800 morti.