Il giallo Lukashenko: è in ospedale in gravi condizioni dopo l’incontro con Vladimir Putin

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(Roma, 28.05.2023). A dirlo è il suo oppositore Valery Tsepkalo, che invita a pensare a nuove « elezioni ». Il presidente bielorusso però torna sulla scena pubblica inviando un messaggio agli azeri

« Ho avuto un adenovirus, non morirò, state tranquilli ». Il presidente bielorusso Alexander Lukashenko aveva cercato di mettere fine così alle voci su una sua presunta malattia, circolate dopo la sua recente assenza alla cerimonia per la Festa della Bandiera, per la prima volta in 29 anni di mandato.

Adesso ad alimentare nuovi dubbi sulla sua salute è il suo oppositore Valery Tsepkalo, già candidato alla presidenza della Bielorussia, ex ambasciatore negli Stati Uniti e marito di Veronika Tsepkalo, anche lei candidata contro Lukashenko nel 2020.

Su Twitter Tsepkalo scrive: “Secondo informazioni preliminari, soggette a ulteriori conferme, Lukashenko è stato trasportato d’urgenza al Moscow’s Central Clinical Hospital dopo il suo incontro a porte chiuse con Putin. I principali specialisti sono stati mobilitati per affrontare le sue condizioni critiche”. L’ipotesi è che il presidente sia stato avvelenato.

L’ipotesi “avvelenamento”

Lukashenko, scrive ancora Tsekpalo, sarebbe stato sottoposto alla purificazione del sangue », una procedura orchestrata per dissipare le speculazioni sul presunto coinvolgimento del Cremlino nel suo avvelenamento ».

In ogni caso, le condizioni di Lukashenko sarebbero state ritenute « talmente gravi da sconsigliare il trasferimento » e l’opposizione bielorussa vuole tenersi pronta nel caso il dittatore dovesse venire a mancare. Per questo Tsekpalo, in qualità di rappresentante del Forum democratico della Repubblica di Bielorussia, esorta « vivamente i leader occidentali a convocare nei prossimi giorni una sessione strategica per discutere dell’iniziativa ‘Elezioni’ e di altre misure da intraprendere per garantire il periodo di transizione » perché « lo svolgimento delle elezioni in un momento così critico non solo aiuterà a ripristinare la legge e l’ordine nella futura Bielorussia, ma getterà anche le basi per stabilizzare la situazione ai confini dell’Unione Europea e del mondo ».

La “smentita”

Ad alimentare ulteriormente le voci su quali siano effettivamente le condizioni di salute di Lukashenko è un messaggio diffuso oggi dall’entourage del presidente in cui non si fa cenno alcuno alla questione, ma che sancisce, anche se “a parole”, il suo ritorno sulla scena pubblica.

« Sono profondamente convinto che il partenariato strategico tra Minsk e Baku, che si basa sull’interesse reciproco e su legami tradizionalmente amichevoli e di fiducia, continuerà a rafforzarsi, acquisendo nuove forme e direzioni », scrive Lukashenko agli azeri in occasione della festa nazionale del Paese, augurando al suo omologo Ilham Aliyev, alla sua famiglia e al popolo « buona salute e prosperità, nonché cieli sereni e benessere ».

Fedele alleato del presidente russo Vladimir Putin, Lukashenko, 68 anni, era riapparso in pubblico il 15 maggio dopo un’assenza di quasi una settimana e dopo aver disertato la cerimonia del giorno della bandiera per la prima volta da quando ha assunto la più alta carica dello Stato dell’ex repubblica sovietica, 29 anni fa.

La sua apparizione, con una vistosa fascia al braccio, non aveva smorzato i dubbi di chi credeva fosse gravemente malato o, addirittura, che fosse stato avvelenato. Alcuni pensavano che fosse stato proprio il Cremlino a tentare di ucciderlo.

(Rai News)