Le autorità russe hanno imposto a cinque diplomatici dell’ambasciata svedese a Mosca di abbandonare il Paese, mentre contemporaneamente è stata annunciata la chiusura del Consolato svedese a San Pietroburgo e della sede consolare russa a Göteborg.
Questa mossa arriva esattamente un mese dopo l’espulsione di cinque diplomatici russi dalla Svezia, che è stata una risposta alle rivelazioni di un documentario investigativo sullo spionaggio russo nei Paesi Nordici, trasmesso dalle diverse emittenti pubbliche scandinave.
Il ministro degli Esteri svedese, Tobias Billström, intervistato dalla televisione svedese Svt, ha commentato: «La Russia è stata chiara nel dire che si tratta di un’azione vendicativa. Questa è un’espressione dell’isolamento internazionale che la Russia sta perseguendo sempre più. Le misure adottate contro il personale svedese a Mosca sono sproporzionate e basate su giudizi errati». Il ministro ha sottolineato inoltre che il personale diplomatico svedese svolge il proprio dovere in conformità alla Convenzione di Vienna.
Il consolato russo di Göteborg chiuderà il primo settembre, la stessa data in cui la Russia farà chiudere il consolato svedese a San Pietroburgo. Secondo quanto riportato dall’agenzia russa Tass, la motivazione dietro questo ulteriore raffreddamento delle relazioni russo-svedesi sarebbe il fatto che la Svezia ha adottato «una linea di confronto contro la Federazione Russa».