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La Moldavia in piazza per l’Europa. Decine di migliaia a Chisinau: «Nella UE al più presto contro le mire di Mosca»

(Roma, Parigi, 21.05.2023). Decine di migliaia di manifestanti nella capitale del Paese ex sovietico. La presidente Maia Sandu: « E’ molto più di uno slogan politico, è uno stile di vita, un sogno che deve diventare realtà ». Presente la numero uno dell’Europarlamento Roberta Metsola

Decine di migliaia di manifestanti si sono riuniti nella capitale della Moldavia, paese confinante con l’Ucraina, per proclamare aspirazioni europee contro la Russia. « Siamo venuti a dire forte e chiaro, con fiducia e orgoglio, che il posto della Moldavia è nell’Unione Europea », ha dichiarato la presidente Maia Sandu nella capitale Chisinau.

« L’Europa è molto più di uno slogan politico, è uno stile di vita, un sogno che deve diventare realtà, (…) l’unico modo per i nostri figli di vivere in pace », ha insistito la leader 50 anni, riaffermando la speranza di far parte dei Ventisette etro il 2030. Presente al suo fianco, la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, ha dato il suo « sostegno » alla Moldavia, che ha ritenuto « pronta per l’integrazione europea ».

L’ex repubblica sovietica di 2,6 milioni di abitanti vede il suo ingresso nell’Ue come l’unica garanzia di non essere un prossimo obiettivo per la Russia, dopo l’invasione della sua grande vicina Ucraina. Nel giugno 2022 ha ricevuto lo status di candidato ufficiale all’adesione all’Ue, insieme a Kiev. Nella folla, stimata in oltre 75.000 persone secondo i dati della polizia, giovani e meno giovani si sono mescolati, sventolando bandiere moldave ed europee in un’atmosfera festosa.

Aurica Baltag, una studentessa di 35 anni, è venuta con i suoi due figli per mostrare « l’unità » di questa fragile nazione. « Stiamo attraversando momenti difficili con la guerra nella vicina Ucraina », ha detto all’agenzia AFP. “Speriamo di non essere lasciati nell’ombra e che l’Ue ci aiuti a superare questo periodo”. Preoccupato come « tutti per le minacce russe », Liuba Bonta, pensionato di 63 anni, vuole « uscire dalla stasi » in cui è precipitato questo Paese, vittima di un massiccio esodo dall’indipendenza nel 1991.

Regolarmente scossa dalle manifestazioni filo-russe, la Moldavia deve fare i conti anche con la presenza di soldati russi sul suo suolo, nella regione separatista filo-russa della Transnistria.

A febbraio la Sandu aveva accusato la Russia di aver fomentato un golpe per rovesciare il potere a Chisinau e denunciato la “guerra ibrida” guidata da Mosca. In un’intervista all’AFP di questa settimana, la presidente ha detto di voler entrare nell’Ue “il prima possibile”, auspicando una decisione “nei prossimi mesi” sull’apertura dei negoziati. « La Russia continuerà ad essere una grande fonte di instabilità negli anni a venire e dobbiamo proteggerci », ha detto.

(La Repubblica)

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