(Roma, 16.05.2023). L’accusa proviene dagli osservatori dell’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE)
Secondo gli osservatori dell’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (Osce), la commissione elettorale che ha diretto le operazioni di voto durante le elezioni presidenziali e parlamentari di domenica scorsa in Turchia ha dato prova di mancanza di trasparenza nella sua condotta. Lo ha riferito l’emittente panaraba di proprietà saudita “Al Arabiya”, secondo la quale l’Osce ha riscontrato una copertura “parziale” delle elezioni da parte dei media locali, oltre che alcune “restrizioni alla libertà di espressione”.
La delegazione Osce ha dichiarato infatti che il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, il suo partito Giustizia e sviluppo (Akp) e gli altri partiti di governo godono di “privilegi ingiustificati” rispetto alle forze politiche di opposizione, in contrasto con la necessità di garantire pari opportunità a tutti i candidati. Nel complesso, si legge nel rapporto della missione Osce, l’elezione si è svolta in modo “pacifico” e la commissione elettorale turca ha lavorato in modo efficiente. Inoltre, nel rapporto si esprime apprezzamento per l’alto tasso di affluenza alle urne, superiore all’87 percento, che indica che in Turchia c’è uno “spirito democratico forte”.